Quando il festival diventa maledetto

Si guardasse solo alla cronaca (nera), al festival di Rocchetta di Vara nessuno potrebbe togliere l’etichetta di «maledetto»: cinque arresti per droga, un 35enne morto per overdose, un incendio scoppiato non lontano dal grande raduno musicale. E tutto in cinque giorni, durante i quali 7mila persone di tutta Europa hanno ascoltato musica elettronica per 24 ore al giorno, dormito nelle tende, provato tisane ayurvediche o panini e salsicce. Qualcuno si è fatto prendere la mano (vedi gli arresti) ma questo - assicura Andrea Garbini, il sindaco del comune spezzino - non ha rovinato la festa: «Il festival non ha disturbato nessuno e non è giusto farsi influenzare dalle notizie legate alla droga. Le nostre sagre locali dovrebbero prendere esempio, parlo dell’organizzazione, della pulizia e della correttezza dei partecipanti. Molti ragazzi, anche dei nostri paesi, sono venuti a ringraziarmi».
Rocchetta di Vara, borgo di 800 abitanti, grazie al festival «Sonica 2007» è diventata per cinque giorni la capitale europea della musica elettronica. Con un prezzo da pagare: ai raduni musicali gira spesso droga e «Sonica 2007» non ha fatto eccezione. «Se facessimo controlli a teppeto anche fuori o dentro gli stadi, avremmo risultati simili - continua il sindaco- La droga purtroppo è ovunque, lo dice uno che non sa nemmeno come sia fatta».
Il festival è stato organizzato nella frazione Casoni che curiosamente è l’anagramma di «Sonica». «In un luogo isolato, nessuno ha protestato per il rumore - continua il primo cittadino di Rocchetta-. C’era gente che voleva divertirsi, noi siamo soddisfatti di come è andata, del clima che si è creato». E che è stato riscaldato dall’incendio scoppiato sabato in paese. «Ma in una zona lontana cinque chilometri dal festival - precisa subito Garbini-. È la nova volta che succede in quel luogo. Il problema, evidentemente, non è legato al festival».
Festival che il primo cittadino promuove a pieni voti: «Per noi è stata un’occasione unica per far conoscere la nostra zona a migliaia di persone, per l’80 per cento straniere. Erano tutti entusiasti della bellezza della natura, il ritorno d’immagine è stato fortissimo». E per ottenerlo non è stato necessario spendere molto: «Il Comune ha solo garantito la vigilanza e, insieme all’Acam, la disponibilità dell’acqua e lo smaltimento dei rifiuti. Il conto? Alla fine noi ce la siamo cavata con 900-mille euro, non dovevamo pagare nulla agli organizzatori».
Il festival si è concluso ieri sera. Al termine dei concerti, o al massimo questa mattina, il primo cittadino di Rocchetta incontrerà gli organizzatori. Garbini spera di veder tornare «Sonica» l’anno prossimo: «Sarebbe bello riavere il festival» commenta.

Magari con qualche arresto in meno... «Ma gli arresti ci sono stati perché le forze dell’ordine hanno fatto dei controlli a tappeto, specie all’inizio della manifestazione - conclude il sindaco -. Ripeto, siamo soddisfatti di come è andata».

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