Correva l'anno 2010. Gianfranco Fini era presidente della Camera e, almeno ufficialmente, cofondatore del Pdl. Il famoso dito del "Che fai? Mi cacci?" era ancora di là da venire. Fini diceva e non diceva ma spargeva veleni qua e là. Si avvicinavano le elezioni regionali e la macchina del Pdl si metteva in moto per raccogliere voti. Ma Gianfranco stava in silenzio, qualcuno diceva che era in attesa alla finestra, altri lo davano già pronto alla porta d'uscita. Senza dubbio in lui già covava l'antiberlusconismo che sarebbe esploso poco tempo dopo, ma con i cronisti che gli chiedevano come mai lasciasse solo il Cavaliere a difendere la loro creatura politica lui amava rispondere così: ''Il presidente della Camera non partecipa mai, in campagna elettorale, a manifestazioni organizzate dai partiti''. Era il 10 marzo del 2010 e Fini annunciava ufficialmente di non avere alcuna intenzione di partecipare alla manifestazione del Pdl organizzata da Silvio Berlusconi il 20 di marzo nella Capitale. Assenza autogiustificata da incarichi istituzionali: tanto di cappello.
Oggi, 8 maggio 2011, a Olbia: "Sono convinto che ad Olbia il presidente del Consiglio qualche sorpresina l’avrà". Poi: "Il Pdl pur di non disturbare la Lega ha progressivamente annacquato la propria identità sulle questioni fondamentali della coesione e dell’orgoglio nazionale". E ancora: "La parola legalità è scomparsa dal vocabolario politico del centrodestra".
Indovinate
chi è? Gianfranco Fini, presidente della Camera e leader di Futuro e Libertà, a Olbia per presentare il suo ultimo libro e sostenere la candidatura a sindaco di Ignazio Artizzu di Fli. E questa non è campagna elettorale?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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