Quando l'arte richiama i turisti Da Trento al lago d'Iseo si scoprono bellezze nascoste

L'«effetto Clooney» permette di valorizzare posti sconosciuti. Grazie ai vip ma anche ad eventi e mostre

Marta Calcagno

Ormai si chiama «Effetto Clooney» ripensando al richiamo mediatico che l'attore americano aveva risvegliato sul Lago di Como quando vi si trasferì dal 2009 al 2011 durante la sua relazione con Elisabetta Canalis. Quanto incide su un'area del Mondo il fatto che una star la frequenti? E quanto un evento può accendere un faro su un'area e portarne in luce le meraviglie? Abbiamo esplorato le mete italiane che grazie a mostre speciali hanno ottenuto una maggiore visibilità. Un «Effetto Clooney» di cultura.

Partiamo dall'altro lago italiano che è stato sotto gli occhi di tutti dal 18 giugno fino al 3 luglio, il Lago d'Iseo. «Floating Piers» è il percorso che l'artista bulgaro Christo ha realizzato sul lago che racchiude Montisola, nonché l'isola lacustre più alta d'Europa: si è a lungo parlato e ancora si sta raccontando dei più di 800mila visitatori che sono venuti ad Iseo per percorrere la passerella, ma ciò di cui forse si è parlato meno è il mondo che ha ruotato intorno all'opera e che ancora resta, l'area dalla Franciacorta a Brescia: un ambiente raffinato e ricco di tradizioni locali che il visitatore può essere ancora stimolato a scoprire oltre all'opera di Christo. A parlare di «effetto Clooney» è stato Emanuele Rabotti, attuale gestore dell'azienda vinicola Monterossa (oltre 70 ettari di vigneto) ereditata dal padre, Paolo Rabotti, che la fondò a Bornato di Cazzago San Martino nel 1972: «Christo ha portato un numero di visitatori mai visto dice Rabotti -, la cantina è sempre aperta, su prenotazione» (lunedi-venerdi: ore 10 e 15. Sabato visita unica alle 10.30. La prima domenica del mese visita unica alle 10.30, info: monterossa.com). «L'amo sta per Lago, Arte, Mostre, Ospitalità, ed è la guida gratuita e tascabile per motivare i visitatori a conoscere i dintorni del Lago d'Iseo (www.iseolake.info): da Pisogne con la sua chiesa del XV secolo, a Lovere, dove in un palazzo neoclassico si trova l'Accademia Luigi Taini, voluta dall'omonimo conte per ospitare la sua collezione d'arte, fino alla via Valeriana, antica strada romana. Ci si spinge fino a Brescia, città che, oltre alla mostra al Museo Santa Giulia, fino al 18 settembre, «Christo et Jeanne-Claude», sui progetti che la coppia aveva realizzato insieme (mostrachristo.bresciamusei.com), per la prima volta apre all'arte anche la nuova metropolitana, tecnologicamente alla pari con le migliori del mondo, con il progetto «Sub Brixia»: 5 artisti italiani, Patrick Tuttofuoco, Marcello Maloberti, Elisabetta Benassi, Ra di Martino e Francesco Fonassi, hanno realizzato un'opera per altrettante stazioni, esposta fino a fine dicembre (bresciamobilita.it). Spostandosi in Trentino, a chiamarci ed accoglierci è la figura di Cesare Battisti, che è celebrato nella mostra «Tempi della Storia, Tempi dell'Arte» nel magnifico Castello del Buonconsiglio di Trento (buonconsiglio.it): fino al 6 novembre si delinea il percorso sociale e la formazione culturale di una personalità che ha avuto un'importanza notevole nella storia recente del Trentino e dell'Italia. Dipinti e sculture di importanti artisti come Segantini, Carrà, Wildt e altri, oltre ai lavori esposti che Battisti compiva come cartografo, la mostra apre alla storia dell'arte del periodo. In tema Battisti, imperdibile sempre a Trento una visita al Mausoleo a lui dedicato durante il Fascismo.

Non si può mancare la visita al Museo che celebra un'altra personalità italiana, Gianni Caproni, aereonautico e pioniere dell'aviazione (museocaproni.it), e al Muse, il nuovo museo delle Scienze che in un percorso adatto anche ai più piccoli, illustra vari temi di scienza e natura (muse.it).

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