Quanta poca Humanitas ho visto in quell'obitorio

Quanto contrasto tra la cura e l'attenzione alla persona, di cui medici e infermieri della stessa struttura danno prova quotidianamente e l'incuria e il senso di abbandono sperimentati quel giorno

Quanta poca Humanitas ho visto in quell'obitorio
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Nei giorni scorsi sono stato all'Humanitas di Rozzano per l'ultimo saluto a un'amica venuta a mancare lì, dopo un breve ricovero. Trovare la camera mortuaria è stata un'impresa. All'uscita dal parcheggio, nessuna indicazione sulla direzione da prendere. Dunque: lungo percorso a piedi per arrivare alla portineria centrale, dove un gentile addetto quasi scusandosi mi ha indirizzato al pronto soccorso, distante circa un chilometro, dietro il quale sarei arrivato a destinazione.

Facile a dirsi, in realtà quasi impossibile capire dove sia l'ingresso, non segnalato.

Finalmente arrivato, l'entrata della camera mortuaria si apre su un ambiente di attesa privo di qualunque indicazione o persona dedicata all'accoglienza. Rintracciato un addetto in un locale appartato, mi è stata indicata una stanza con un'informazione laconica: «È l'ultima là in fondo».

Traduzione: la persona che cercavo si trovava nell'ultimo box di una serie, separato come gli altri e dagli altri da una semplice tenda, un tempo bianca.

La mia amica, stesa sulla barella, aveva una borsa gialla da supermercato, con alcuni effetti personali, appoggiata sul corpo. Non un segno di cura, dai capelli, al viso. Intorno, non uno sgabello per consentire ai visitatori un legittimo momento di raccoglimento. Quanta sciatteria. Quanta indifferenza: ho sconsigliato ad amici e parenti di sottoporsi alla mia stessa desolante esperienza.

Quanto contrasto tra la cura e l'attenzione alla persona, di cui medici e infermieri della stessa struttura danno prova quotidianamente e l'incuria e il senso di abbandono sperimentati quel giorno.

Non può essere che una vita tanto ben curata e rispettata fino all'ultimo respiro venga poi trascurata, al limite dell'incuria, nello stesso luogo, al momento del congedo. E che il dolore dei congiunti non sia tenuto in alcun conto.

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