Quei 16mila euro spesi in manifesti per pubblicizzare l’attività di Tursi

«Non ho mai visto una città tappezzata in questo modo. Per farsi campagna elettorale pubblicizzando quello che, per di più, è solo il nostro dovere». Parola di Arcadio Nacini, capogruppo in consiglio comunale di Sinistra, Ecologia e Libertà. L’accusa è rivolta al sindaco, Marta Vincenzi. «Stop al cemento in collina. Costruire sul costruito» è lo slogan che viene ripetuto da una serie di cartelloni in giro per la città. Pubblicizzano l’operato del Comune, la votazione del Puc, avvenuta da poco. «Pubblicizzare quello che è un nostro dovere, che si fa ogni dieci anni, come la votazione del Puc, con i soldi dei cittadini, è un comportamento che ho trovato estremamente scorretto - dice Nacini -. Mi sono sentito offeso». Ma il posterone vanta anche degli illustri precedenti. C’è stata la campagna per la manutenzione straordinaria della città. Poi, per la Valpolcevera e il Ponente, i cartelloni per i lavori nella strada in sponda destra del Polcevera. Poi, ancora l’operazione «carrello Genova», che bloccava i prezzi di alcuni generi alimentari. «Poi il 25 aprile - dice il sindaco Vincenzi -, il primo maggio e il 2 giugno». Totale: 16.000 euro di stanziamento. «Diciamo cosa fa il Comune - spiega il sindaco nel corso del consiglio comunale di ieri -, perché il cartellone è a nome di tutti. Cosa mettiamo al centro delle nostre attività. Era importante far sapere ai cittadini che il Puc è stato votato e che loro hanno questo strumento». Cosa che si evince chiaramente dalla frase stampata a grandi lettere: «Per una città capace di futuro».
«Se non è campagna elettorale - si chiede ancora Nacini - che bisogno c’è di dire ai cittadini come siamo stati bravi, o brava, o come siamo stati solerti nel compiere il nostro dovere?».
CORSO SARDEGNA, TRA UN MESE IL PROGETTO
Arriverà in consiglio comunale entro fine mese il progetto per il recupero dell’ex mercato di Corso Sardegna. «L’operazione può andare avanti». L’ha assicurato l’assessore ai lavori pubblici, Mario Margini, facendo il punto sulla situazione in consiglio comunale. «Una situazione che ha conosciuto uno stallo - ammette l’assessore - ma che entro fine mandato vogliamo vedere almeno avviata». Oggi saranno staccate le utenze Enel, per far sì che Aster possa procedere con i lavori di somma urgenza all’interno della struttura, ormai abbandonata e fatiscente. Al limite della pubblica incolumità. Poi, entro fine mese «la ditta che ha vinto l’appalto per i lavori - spiega Margini -, presenterà lo strumento urbanistico, vale a dire il progetto, rivisto alla luce delle osservazioni del consiglio comunale». Gli ultimi dubbi sul progetto erano emersi a fine dicembre, quando si è valutato che il piano di bacino del Bisagno, che scorre poco lontano, avrebbe costretto i progettisti a eliminare un piano di parcheggi sotterranei.
RESTYLING CON «BIDONE»
Due alberi tagliati in Corso Torino, due platani, per far posto ad alcuni contenitori di Amiu. Ai residenti del civico 38 del centrale Corso, i conti non tornavano. Ma, se è vero che uno dei due platani, è rimasto danneggiato durante alcune operazioni di scavo, e per tanto è stato abbattuto, è pur vero che i tagli rientrano nel progetto di restyling del viale. «Fa tutto parte della ristrutturazione e riqualificazione progettata dal Comune - spiega l’assessore alla manutenzione, Pasquale Ottonello -: non tutti gli alberi, come li vediamo ora, saranno conservati, per fare spazio alle carreggiate e a nuovi marciapiedi.

È anche vero che dove potremmo recuperare dello spazio, secondo accordi presi con Amiu, cercheremo di distribuire più equamente lungo la via i bidoni della spazzatura e i contenitori della differenziata». Che sono quindi previsti, anche accanto all’ingresso del civico in questione. Ma l’assessore si è detto disposto ad intervenire presso Amiu e il municipio per valutare un posizionamento differente.

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