Quel salone così "chiuso" che si apre alla città

Sara Armella: «Qualità dei servizi e dell’offerta». De Simone: «Macchina più snella e meno burocrazia»

È arrivato il giorno del debutto anche per i nuovi vertici di Fiera di Genova Spa. «Apertura sarà la parola chiave del Salone 2011 - dice il neo presidente Sara Armella - Apertura alla regione e alla città, al grande pubblico internazionale, apertura agli imprenditori, vero motore del Salone nautico. E apertura a nuove forme di comunicazione in grado di avvicinare il più possibile il grande pubblico al mondo del mare e della nautica». Ha lavorato sodo, il presidente. In appena due mesi, insieme con l’amministratore delegato Beppe De Simone, e di concerto con Ucina-Confindustria Nautica. «In un momento di crisi purtroppo generale - aggiunge l’avvocato Armella - quest’anno più che mai Fiera e Ucina hanno investito nel Salone, con interventi sulla qualità dei servizi e dell’offerta, mettendosi a disposizione degli imprenditori che a loro volta investono e credono nel Salone nautico internazionale di Genova, il più grande e bello del mondo». Quello inaugurato oggi dal ministro Altero Matteoli, sarà quindi un salone dal volto nuovo, aperto alla città: «In passato - continua Sara Armella - il Salone è stato criticato come una manifestazione troppo “chiusa”, che la città non sentiva propria, e che comunque non viveva. Di concerto con le istituzioni locali e gli operatori economici in città, sul grande impulso di Ucina - che ringrazio per la tenacia e la determinazione - è stato quindi creato «GenovaInBlu», un pacchetto di iniziative fuorisalone che coinvolgeranno operatori e visitatori del Nautico, i cittadini genovesi e tutti i turisti che soggiorneranno a Genova nei prossimi giorni». «In una fase particolare - dice Beppe De Simone - questa edizione è figlia di uno sforzo straordinario fatto dalle imprese e dagli organizzatori. Lasciamo stare l’enfasi mediatica tipo “Salone dei record”... Mi piace parlare di un Salone importante, con numeri importanti. La riprova? Le aziende ci sono tutte, magari qualcuna ha portato una barca in meno. Le imprese, per definizione, lavorano sulla fiducia, e quindi scommettono sul rilancio e sulla ripresa. A sua volta la Fiera ha fatto grandi investimenti: dall’eliporto a “GenovaInBlu”, alla banchina dedicata alle grandi barche. Siamo completi, dalla piccola nautica alla vela, all’area dei maxiyacht. Poi quest’anno abbiamo esordito con le applicazioni nel social network. Il fatto che su Facebook abbiamo già circa 3mila “mi piace” - ne ho visti appena 300 su Cannes - mi rende orgoglioso».

Insomma, parlano i risultati. La macchina è più snella, meno burocrazia: «Sara Armella - conclude l’ad - è stata straordinaria nel dare un’immagine di apertura alla città. Abbiamo lavorato sulla gestione, siamo all’inizio di un percorso».

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