Claudio Fontanini
Un attore solo in scena, una storia in versi romaneschi e una galleria di voci e volti per rievocare una giornata emblematica: il 10 settembre 1943. Due giorni dopo larmistizio. Quando si combatte a Porta San Paolo la più grossa battaglia su suolo nazionale tra lesercito regolare italiano e le armate tedesche comandate da Kesserling. Fatti storici e sogni privati, la morte nel cuore e le illusioni in testa, un manipolo deroi di strada e un racconto epico e umanissimo («Come fo mò io a spiegà lo stroligà de la capoccia e li straveri dellanima quanno li minuti che passaveno erano macigni de Sisifo e tutti guardavamio allimbocco de via Ostiense come ar fiume de Caronte»).
Ecco così sfilare davanti ai nostri occhi, in una vivida e commovente rassegna storica, Francesco, catapultato dalla caserma di Castro Pretorio al fronte e voce narrante, Ascione «er cafone», il cispadano, «er marcavisita», un professore che recita il rosario come uno stornello e Raffaele Persichetti coraggioso assaltatore che affronta il nemico coi fucili del 1891. Un sorso dacqua dalla zingara del Verano per riaccendere la speranza, la folla affamata davanti al forno chiuso sui viali dellimpero, lospedale da campo e le bombe che esplodono lasciando sul campo morti e feriti.
Con lamore, che spunta a sorpresa tra lorrore e le rovine di una città, a indicarci il senso della vita e il valore del sacrificio. Segnalato al premio Tuttoteatro.com-Dante Cappelletti 2005», La Battaglia di Roma è uno spettacolo-testimonianza che trasporta lo spettatore al centro della Storia grazie alla bella prova dattore di Pierpaolo Palladino. Accompagnato in scena dalle musiche di Pino Cangelosi eseguite dal vivo da Benedetto Biondo alla tromba e Mariateresa Martuscelli al pianoforte, Palladino - autore anche del testo - soffre, evoca e ricorda in un trasognato viaggio nella memoria che emoziona e convince.
Magari qualche alleggerimento «colorato» e popolare avrebbe giovato a un testo che punta invece quasi unicamente sulla rievocazione e la trascrizione dei fatti. Ma a rendere La battaglia di Roma uno spettacolo necessario e quanto mai attuale è proprio la nostra epoca di sinistri ultimatum e guerre preventive e di liberazione.
Repliche al Furio Camillo fino al 12 novembre.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.