da Roma
Sospettate un colpo di sole, o la tentazione di forzare la mano agli alleati? A parte che a Ponte di Legno non grava la canicola romana, la lettura più probabile della «dirompente» proposta di Umberto Bossi, è forse quella delleterno ritorno delluguale. Solo gli smemorati possono stupirsi perché il leader del Carroccio incita a pagare le tasse alle regioni per sfrattare il governo Prodi. Nellestate del 92 - la Lega aveva appena trionfato alle elezioni inviando a Roma 80 parlamentari - nelle cinque paginette di storia/programma stilate a beneficio di giornalisti e politici ignari, era già chiaramente proclamato: «Tutto il potere fiscale dovrà essere attribuito agli Stati regionali che amministreranno lintero gettito, salvo riversare allo Stato federale una percentuale fissa della raccolta per finanziare le attività pubbliche di interesse generale».
E sarà il ciclico divenire delle vacanze a Ponte di Legno, ma allombra delle stesse conifere ai primi di settembre di quellanno Bossi incitò «tutti i contribuenti del Nord» a non pagare la tassa straordinaria sugli immobili e i superbolli su patenti e passaporti contenuti nella «stangata» del primo governo Amato. Destate la politica salimenta di parole, e lanno dopo in un comizio a Pontida il leader leghista minacciò che se dopo la Finanziaria «non saranno convocate nuove elezioni, potremmo chiamare la gente ad uno sciopero fiscale generalizzato». Nellagosto del 94 la Lega governava e dunque non stava bene parlare di astensione fiscale, ma Bossi riuscì a occupare ugualmente tg e giornali con la storia della Bergamasca pronta a sfornare 300mila insorti. Però nel 1997, di nuovo allopposizione, Bossi annunciò che «se Prodi, DAlema e la Bicamerale non riconoscono il diritto allautodeterminazione della Padania, ci vedremo costretti allo sciopero fiscale».
Quel che semmai stupisce è la reazione dei comunisti Gennaro Migliore, che bolla lo sciopero fiscale come una «proposta eversiva», e Marco Rizzo, che accusa Bossi di voler «legalizzare lodio di classe».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.