«Leggerò Il giavellotto dalla punta doro, un racconto complicato abbastanza da confondere le idee di chi mi presterà ascolto». Mette le mani avanti Roberto Calasso, e per prima cosa informa sulla complessità del suo inedito il pubblico che questa sera sarà a Massenzio per il festival Letterature, ospiti lui e e il collega americano E.L. Doctorow.
E che ci sia da aspettarsi una lettura di spessore da una penna come quella di Calasso, nel 62 tra i fondatori della casa editrice Adelphi e dal 71 suo direttore editoriale, lo dicono anche solo i titoli dei suoi libri, in gran parte immersi nella classicità: tra i tanti si ricordino Le nozze di Cadmo e Armonia (1988), affresco della Grecia che attinge a una tavolozza a base di mitologia, storia e letteratura, oppure La letteratura e gli dei (2001), summa delle lectures tenute alluniversità di Oxford (premio speciale Viareggio - Leonida Repaci e premio Bagutta nel 2001).
«La storia che propongo - spiega lautore de Il rosa Tiepolo - è quella di due amanti, Procri e Cefalo. È una coppia antica, già accanto ad Arianna troviamo il personaggio di Procri. Si tratta di pagine che fanno parte di un lavoro iniziato una ventina danni fa, poi interrotto. I libri sono come i fiumi carsici, appaiono per poi scomparire e riaffiorare non si sa quando». In parte al passato guarda anche Doctorow: «Leggerò - anticipa - lestratto di un saggio che si prefigge di mostrare come funziona la mente di uno scrittore nel momento della creatività, lattimo che definisco piccolo bang. In particolare, tratterà la differenza tra autori moderni e quelli antichi, che attribuivano lesplosione creativa a Dio, non a se stessi. In realtà poeti, scrittori e scienziati si sentono come medium, dissociati da ciò che appare su pagina o monitor: scrivono quasi sotto dettatura».
Calasso e Doctorow saranno introdotti dallattrice Maddalena Crippa, che interpreterà brani di loro opere già edite.
Con Calasso accanto a Doctorow (scrittore, insegnante ma anche senior editor per la New American Library), è inevitabile che il discorso tocchi lo stato di salute delleditoria nazionale oggi. «Il lamento continuo sulleditoria italiana non ha senso - sostiene lautore fiorentino -. Anzi, lindustria libraria è molto forte, a fronte di un deterioramento della qualità e dei gusti che si fa sentire ovunque.
Basilica di Massenzio, ore 21. Info: 06.82059127.
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