Milano - Un invito agli elettori del Carroccio per non pagare il canone Rai. Rivolo agli elettori direttamente dai parlamentari della Lega. E' la controversa iniziativa "natalizia" di Telepadania, che risponde a modo suo alle pubblicità trasmesse negli ultimi giorni dalla tv di Stato per celebrare l’Unità d’Italia, l’unificazione linguistica e invitare a pagare il canone. Protagonisti della prima "puntata" dello spot, alcuni parlamentari lombardi e veneti, alla quale seguiranno prossimamente quelli eletti nella altre regioni del Nord.
La protesta contro il canone "I milanesi e i brianzoli non devono pagare il canone perché è una truffa dello Stato centrale", dice per esempio in milanese il deputato Marco Desiderati. "La Rai, così com’è, è la televisione di Roma, del Sud ma sicuramente non della Lombardia, del Nord, della Padania e di chi paga le tasse e la tiene in piedi", gli fa eco Paolo Grimoldi. "Mentre la Rai ridicolizza i dialetti, Telepadania li valorizza ospitando i parlamentari del Carroccio che invitano all’obiezione fiscale del canone in dialetto - afferma Davide Caparini, segretario di presidenza in commissione di Vigilanza - le lingue locali sono una cosa seria come lo sono i soldi dei contribuenti che, ancor più in un momento di crisi, meritano rispetto".
I parlamentari leghisti in prima linea I nuovi messaggi, in onda da oggi, sono visibili anche sul sito Padanianet.com e hanno come protagonisti i parlamentari del Carroccio che si esprimono nelle loro lingue locali; i primi saranno lombardi e veneti.
Le note del Và Pensiero, una cornice di bandiere col Sole delle Alpi e il messaggio di "ridicolo c’è solo il vostro canone, non le nostre lingue". Infine lo slogan: "TelePadania è la tv che parla più lingue. Anche la tua".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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