In Rai va in onda uno «scippo» Il pomeriggio tv lascia Milano

Programmi ridotti, altri chiusi, altri ancora che non rivedranno la luce. Con un denominatore comune: essere realizzati a Milano. Anche sul fronte televisivo, il capoluogo lombardo sta perdendo dei pezzi. Si tratta di un’importante quantità di ore di produzione (che comportano finanziamenti, lavoro, personale) faticosamente ottenute dalla sede milanese che prendono la via del ritorno. Tutte trasmissioni realizzate per Raidue. Il motivo è presto detto: il precedente direttore Antonio Marano, di area leghista, aveva come obiettivo di decentrare la produzione, possibilmente in favore del Nord. In sette anni aveva portato la produzione dei programmi della seconda rete Rai dal 4 al 70 per cento realizzando un nuovo grande complesso di studi in via Mecenate. Il nuovo direttore, di espressione più romana, non proprio amato dalla consigliera leghista Giovanna Bianchi Clerici al momento della nomina, ha finora agito diversamente, anche se ha spiegato che, con i nuovi programmi del 2010, il saldo non sarà negativo per i milanesi. «Anzi - ci ha ridetto ieri - stiamo mettendo a punto un palinsesto primaverile che riuscirà forse ad aumentare le ore di produzione a Milano». Per ora, però, al di là di chi conduce i programmi (che poco importa nella questione della «spoliazione nordica») i fatti sono questi.
Analizziamo il pomeriggio di Raidue. Nei palinsesti presentati a giugno agli investitori pubblicitari era scritto, nero su bianco, che tra le 14 alle 16 sarebbe dovuto andare in onda L’Italia sul due. Il talk di informazione leggera, realizzato in corso Sempione e condotto da Lorena Bianchetti e Milo Infante è stato invece ridotto per inaugurare Il fatto del giorno, programma pomeridiano di politica ed economia, in onda dalle 14 alle 14,45 e realizzato negli studi romani. Dunque 45 minuti, tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, fino a giugno tornati nella capitale. Ma tutta la fascia oraria pomeridiana sembra destinata a traslocare. In grave crisi di ascolti, lo show Scalo 76 talent (una sorta di Corrida più raffinata) condotto da Lucilla Agosti è destinato a chiudere presto, prima del previsto dicembre. Da vedere cosa andrà in onda al suo posto: probabilmente, almeno fino a gennaio, dei telefilm o delle serie di acquisto. Poi c’è il caso Academy, show sul ballo andato in onda a primavera scorsa sempre con la conduzione della Agosti e realizzato negli studi di via Mecenate. Anche su questo cadrà la mannaia. E con Academy salterà tutto il pomeriggio del sabato a favore, pare, di uno show musicale realizzato solo con immagini e senza studio. Sempre Liofredi annuncia per l’anno prossimo un approdo di Raffaella Carrà su Raidue con un programma che racconta le storie dei giovani. E dubitiamo che la Carrà venga a lavorare a Milano.


Per quanto riguarda Malpensa Italia, ribattezzato Milano Italia, talk d’approfondimento in seconda serata, la conduzione passerà da Gianluigi Paragone a Monica Setta che così sarà così costretta a prendere davvero l’aereo e atterrare nella più comoda Linate. Servirà a riequilibrare Santoro (in onda da Roma) sia in termini geografici sia in quelli politici.

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