Ranieri: «Non buttare mai via la palla. È sacra»

«Credo che la cosa più importante sia la passione, chi gioca a calcio è professionista ma ama il proprio lavoro. È un gioco, anche se è diventato una professione che in Italia è molto stressante. Però bisogna far loro tornare il gusto di giocare a calcio, per cui molte esercitazioni mi piace farle con la palla»

La vittoria in Francia ha tirato su tutto, anche l'autostima di gruppo. Claudio Ranieri ha potuto festeggiare un sessantesimo compleanno bello e sereno, anche se adesso è in campionato che l'Inter deve tirarsi su: «Ci aspetta una partita molto difficile contro il Chievo - ha detto Ranieri -. Loro sono gente che lotta, corre, chiude, riapre, riparte, per cui non sarà facile. Ma per ora godiamoci questi allenamenti, dove i ragazzi stanno lavorando veramente bene. Credo che la cosa più importante sia la passione, chi gioca a calcio è professionista ma ama il proprio lavoro. È un gioco, anche se è diventato una professione che in Italia è molto stressante. Però bisogna far loro tornare il gusto di giocare a calcio, per cui molte esercitazioni mi piace farle con la palla».
Talmente coinvolto che durante una fase dell'allenamento, Ranieri ha esclamato a un suo giocatore: «Non la buttare via: la palla è sacra».

Giocatori ancora con qualche tossina nelle gambe, partitella sul campo ridotto e spazi ristretti, Ranieri invitava comunque a non liberarsi mai del pallone ma di giocarlo sempre. Il gruppo ha svolto un allenamento completo di circa 90 minuti. Sedute individuali per Coutinho, Diego Forlan, Andrea Poli, Andrea Ranocchia, Walter Samuel ed Emiliano Viviano.

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