Rapina la sala scommesse, preso commando armato

Gli indagati sono stati portati al carcere di San Vittore e poi sottoposti alla misura della custodia cautelare in carcere

Rapina la sala scommesse, preso commando armato
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Rapina a mano armata in una sala scommesse a Pessano con Bornago, a due passi da Milano. Sono stati i carabinieri della Stazione di Rho a sorprendere in quasi flagranza - e ad arrestare - i quattro malviventi, tutti italiani.

I fatti. La sera dei 6 marzo scorso, il commando di rapinatori si divide, due di loro restano nell'auto utilizzata dal gruppo per raggiungere la sala giochi che si trova lungo la via Provinciale. Gli altri due, con il volto travisato, e armati di una pistola e di un martello, fanno irruzione nell'esercizio commerciale. La rapina si consuma in pochi secondi. «Fermi tutti, questa è una rapina» urla il malvivente armato di pistola. Il secondo, munito di martello, prende a colpi la vetrata che protegge la cassa. Il proprietario verrà minacciato con la pistola puntata. I due si fanno consegnare un incasso pari a 5mila euro, quindi iniziano la fuga raggiungendo i due complici appostati nell'automobile. Partono in tutta fretta, direzione Rho. Il proprietario rapinato lancia subito l'allarme, la tempestività permetterà agli investigatori di localizzare l'automobile dei delinquenti. I quattro però, dopo il colpo, decidono di dileguarsi in diverse direzioni. Uno ripara a Pogliano milanese, il secondo a Nerviano, altri due a Rho. I carabinieri riescono comunque a rintracciare tutti i componenti della banda e ad arrestarli uno per uno, raggiunti nei vari comuni.

Le successive operazioni di perquisizione personale hanno consentito di ritrovare la somma di denaro rubata e di sequestrarla insieme ai capi di abbigliamento e alle armi utilizzate durante la rapina - una pistola a salve priva di tappo rosso e il martello che si era spezzato durante la rottura della vetrata della cassa fiscale - nonché un coltello di 19 cm di lama.

Gli indagati sono stati portati al

carcere di San Vittore e poi sottoposti alla misura della custodia cautelare in carcere. Concorso in rapina aggravata, porto d'armi e oggetti atti ad offendere, queste le accuse che hanno portato all'arresto del commando.

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