Rave party in 600, la polizia sgombera

Musica e caos nell’area ex Innocenti. Ma nessun incidente

Paola Fucilieri

Appena la polizia ha detto che se ne dovevano andare, loro non hanno fatto un plissé: hanno stretto i cinturoni sui jeans a vita bassa calati sulle sneakers, calzato i cappellini con visiera, indossato i giubbotti e spento gli amplificatori che, da ore, tuonavano i loro ritmi scassatimpani. Quindi, nel giro di una manciata di minuti, sono saliti in auto e hanno tolto il disturbo. Davanti alle facce terrorizzate (ma di cosa e perché non si sa) dei custodi delle ditte vicine che avevano già allertato gli istituti di vigilantes responsabili della loro sicurezza.
Area ex Innocenti, via Rubattino, ieri mattina. Restavano appena un centinaio dei circa 600 adolescenti venuti sabato sera da tutta Italia per il rave party milanese, una delle tante manifestazione musicali illegali (nel senso di non autorizzate) organizzate in tutto il mondo, all'interno di aree industriali abbandonate o in spazi aperti, dalla durata di una notte o anche di alcuni giorni.
Si potrebbe riassumere il tutto con una frase: tanta paura per niente. A chiedere l’intervento delle forze dell’ordine ieri mattina, quando oramai il rave era agli sgoccioli, sono stati proprio i guardiani di alcuni capannoni industriali della zona.

Forse preoccupati perché, a Capodanno dell’anno scorso e sempre lì, un rave party durato alcuni giorni era stato organizzato e aveva creato problemi di ordine pubblico al punto da richiedere l'intervento delle forze dell'ordine. Ieri non è accaduto nulla. Ma la paura, com’è evidente, resta.

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