Razzismo, gli Stati Uniti boicottano Durban II Israele critica la Svizzera

La decisione di non partecipare a "Durban II" annunciata dal portavoce del Dipartimento di Stato, Woods. "Discutibile il contenuto della bozza di dichiarazione finale". Anche l'Italia non va a Ginevra. Gerusalemme attacca il presidente elvetico: no all'incontro con Ahmadinejad

Razzismo, gli Stati Uniti 
boicottano Durban II 
Israele critica la Svizzera

Washington - Gli Stati Uniti boicotteranno la controversa conferenza dell'Onu sul razzismo in programma a Ginevra. Lo ha annunciato a Washington il portavoce del Dipartimento di stato Robert Woods. Woods ha spiegato che la decisione è stata presa in ragione del "discutibile" contenuto della bozza di dichiarazione finale della cosiddetta conferenza Durban II. "E' ormai chiaro che delle preoccupazioni che avevamo a proposito di alcuni punti del testo non sarà tenuto conto e per questo, con rammarico, gli Stati Uniti non saranno alla conferenza", ha affermato il portavoce. Anche l'Italia non parteciperà ai lavori della Conferenza. Lo ha confermato in serata la Farnesina interpellata in proposito dall'ANSA.

Israele critica la Svizzera E severe critiche nei confronti del presidente svizzero Hans-Rudolf Merz  sono state espresse da funzionari israeliani dopo aver appreso che questi riceverà il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad all'apertura di "Durban II". Fonti politiche israeliane, citate dalla radio militare e da radio Gerusalemme, hanno affermato che "non c'é alcuna giustificazione per un incontro a così alto livello con un dirigente che nega sistematicamente l'Olocausto, che esporta odio ed antisemitismo, che invoca la distruzione dello stato di Israele ed impicca nelle piazze del suo Paese donne, uomini e bambini". Israele ha deciso di boicottare la conferenza Durban II e si é felicitato con quei Paesi che hanno adottato lo stesso atteggiamento, fra cui Stati Uniti ed Italia. In Israele viene fatto notare che mentre domani sarà inaugurata quella conferenza - da dove presumibilmente giungeranno attacchi nei suoi confronti - nello Stato ebraico inizieranno le solenni cerimonie annuali della Giornata della Shoah.

No al colloqio Merz-Ahmadinejad "Sarà in definitiva miserevole" il colloquio fra il presidente della Confederazione elvetica, Merz, e il suo omologo Ahmadinejad, ha affermato il viceministro israeliano degli esteri Dany Ayalon riferendo che Israele è stato sorpreso dalla notizia dell' incontro e ha inoltrato una protesta. "La strana decisione del presidente elevetico colpisce in modo maggiore la Svizzera che non nessun altro" ha aggiunto Ayalon che ha anche rilevato che dalla Conferenza di Ginevra  "saranno assenti Paesi seri fra cui Stati Uniti, Olanda, Germania, Canada, Australia e altri ancora". In una intervista alla radio militare, Ayalon ha aggiunto che dovrebbe svolgersi nella terza settimana di maggio a Washington l'atteso incontro fra il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il nuovo premier israeliano Benyamin Netanyahu (Likud). Gli Stati Uniti avevano suggerito la data dell'11 maggio ma Netanyahu è stato costretto a chiedere un rinvio perché in quei giorni sarà impegnato con la visita di Papa Benedetto XVI a cui, ha sottolineato Ayalon, "Israele annette la massima importanza".

Olanda e Australia non vanno, l'Inghilterra sì L'Olanda e l'Australia hanno annunciato stamani che non parteciperanno alla Conferenza. La Gran Bretagna ha annunciato invece che sarà presente. Il ministro olandese degli Esteri, Maxime Verhagen, ha detto che il suo paese giudica "inaccettabile" il progetto di dichiarazione finale. Secondo il ministro alcuni paesi cercano di deviare la conferenza "per mettere la religione prima dei diritti dell'uomo", per "negare le discriminazioni contro l'omosessualità" e "mettere solo Israele sul banco degli imputati".

Per il ministro degli Esteri australiano, Stephen Smith, "sfortunatamente non possiamo avere la garanzia che la conferenza non sarà utilizzata un'altra volta come un forum per esprimere opinioni ingiuriose, in particolare antisemite". Un portavoce del ministero degli Esteri britannico ha invece annunciato che il suo paese parteciperà alla conferenza. 

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