Rcs, Rotelli entra in consiglio più vicino il patto di sindacato

Il secondo azionista del «Corriere della Sera» farà parte del cda dal 17 dicembre, giorno dell’approvazione del piano industriale

Novità in vista per Rcs Mediagroup, nel giorno di presentazione del nuovo piano industriale il 17 dicembre prossimo. In quel consiglio di amministrazione infatti farà il suo ingresso, in qualità di consigliere, Giuseppe Rotelli, ossia il secondo azionista del gruppo a cui però è negato l’accesso al patto di sindacato della società editrice del Corriere della Sera.
Dopo le dimissioni del suo rappresentante Marco De Luca, spetta infatti all’imprenditore della sanità, a capo della holding Pandette che ha in portafoglio l’11% circa del capitale di Rcs (7,5% effettivo e un altro potenziale 3,5%), la precedenza quale secondo candidato nella lista che fu depositata nell’aprile 2009 per la nomina del cda del gruppo. In quella lista al terzo posto veniva proposto Attilio Guarneri e al quarto Nicola Bedin. Rotelli entrerà a presidiare direttamente il suo investimento proprio nel giorno in cui verranno prese decisioni fondamentali per il futuro di Rcs. Il prossimo 17 dicembre sono previste infatti sia la riunione del patto di sindacato che quella del cda e per il secondo azionista del gruppo, dopo Mediobanca (14,2%) e prima di Fiat (10,5%), si aprono dunque le porte di via Solferino. Un passo che potrebbe in futuro aprire anche all’ingresso nell’agognato patto di sindacato che blinda il 63,5% del capitale. Anche se su questo punto non esiste al momento nessuna indicazione e ieri alcuni soci ci hanno tenuto a sottolinearlo. Di sicuro la questione non finisce qui anche perché Rotelli è considerato, a torto o a ragione, vicino all’attuale maggioranza di governo.
De Luca, consigliere eletto come indipendente, era l’unico rappresentante in cda della lista di minoranza presentata nel 2009 da Pandette, mentre tutti gli altri membri del consiglio provengono invece dalla lista di maggioranza. Più volte nei mesi scorsi si era parlato di un possibile passo indietro dello stesso De Luca per favorire l’ingresso in cda dell’imprenditore lombardo. Ieri De Luca, avvocato impegnato a Parma nel crac Parmalat, non ha voluto commentare la notizia confermando solo le sue dimissioni dal cda.


Nel consiglio di amministrazione, Rcs dovrà sostituire anche il giurista Berardino Libonati, scomparso da pochi giorni, che era in carica come consigliere indipendente. Libonati sarà probabilmente sostituito, sempre nel board del 17 dicembre, da una figura tecnico-indipendente dal profilo comparabile.

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