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Regionali, in Campania la carica delle candidate mogli, figlie e nipoti

Le quote rosa previste dalla nuova legge elettorale hanno scatenato una caccia alle «signore» che abbiano voglia di impegnarsi in politica: in prima fila, tante consorti e discendenti di uomini già «professionisti» delle battaglie all'ultimo voto

La nuova legge elettorale per le prossime Regionali parla chiaro: due preferenze, una delle quali però tocca a una donna. Così i partiti hanno l'obbligo di inserire in lista almeno un terzo di rappresentanti del «gentil sesso». Al di là di chiacchiere e demagogia, non è sempre facile trovare donne capaci, preparate e soprattutto che abbiano voglia di scendere nell'agone politico. In Campania ci sarà una carica di mogli, figlie e nipoti «d'arte», ovvero di uomini che hanno fatto della politica la propria professione. La coppia Mastella, insomma, ha fatto proseliti.
Il Pdl, puntando innanzitutto sulla popolarità,schiera due «carichi da novanta»: il ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna, capolista a Napoli, e la deputata Alessandra Mussolini. Ma in corsa ci saranno anche Flora Beneduce, moglie dell'ex assessore regionale democristiano Armando De Rosa, e la consigliera provinciale Francesca Pascale, che però all'ultimo momento potrebbe essere dirottata nel listino del Lazio. Quotazioni alte anche per Bianca D'Angelo, compagna dell'europarlamentare Enzo Rivellini, di Romina Salvatorina Moretto, figlia del consigliere comunale Vincenzo, e dei sindaci Fiorella Bilancio (Grumo Nevano) e Annarita Patriarca (Gragnano). In calo, invece, le possibilità di candidatura per Gabriella Fabbrocini, di Paola Raia, dell'avvocato Anna La Rana e dell'imprenditrice Elvira Grimaldi. A Salerno toccherà probabilmente a Monica Paolino, moglie del sindaco di Scafati Pasquale Aliberti, e a Eva Longo, ex sindaco di Pellezzano.
Nel Pd l'area bassoliniana farà scendere in campo l'assessore comunale al Turismo, Valeria Valente, e l'ex assessore provinciale, Angela Cortese; ad Avellino in campo l'ex assessore regionale Rosa D'Amelio. Ai nastri di partenza c'è anche l'imprenditrice Maria Teresa Ferrari.
L'Udc si affida a due mogli d'arte: Annalisa Vessella, sposata con il deputato e sindaco di Agerola Michele Pisacane, e Sabrina Castaldo, moglie dell'ex sindaco di San Giuseppe Vesuviano Agostino Ambrosio. Appare improbabile la partecipazione dell'ex assessore regionale alla Sanità, Rosalba Tufano mentre Mafalda Amente, nipote del sindaco di Melito Antonio e prima dei non eletti in consiglio provinciale con l'Udc, potrebbe scendere in campo con il Pdl.
L'Udeur vorrebbe riproporre la signora Mastella, alias Sandra Lonardo a Benevento, ma l'ultima parola spetterà al codice etico che il Pdl e il candidato governatore Stefano Caldoro stanno per varare e che probabilmente imporrà lo stop a indagati e condannati.
Sinistra e libertà, al momento, ha una sola certezza: ricandidare l'uscente Cammardella. Per il resto, «bisognerà valutare con attenzione le richieste ricevute in queste ore, collegate all'impegno del leader Nichi Vendola», dicono i dirigenti.


L'Italia dei Valori, infine, farà scendere in campo il medico Pina Tommasielli, il consigliere della Seconda Municipalità Valentina Riegel, l'imprenditrice Maria Barbara Lorenzi, la crocerossina Rachele Russo, la commercialista e consigliere comunale a Sant'Antonio Abate Donatella Donadio, la responsabile donne dell'Idv Anita Sala.

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