L8 settembre data dinizio delle lezioni? Il calendario scolastico fissato dalla Regione Lombardia è, però, solo unipotesi. La precisazione viene direttamente dallufficio scolastico regionale che, attraverso una lettera inviata ai dirigenti scolastici a firma di Giuliana Pupazzoni, la funzionaria addetta alle relazioni col Pirellone, ribadisce che le scuole hanno la facoltà ridefinire in modo diverso le scadenze di avvio e fine dellanno scolastico. E questo perché, proprio la delibera regionale in questione in premessa precisa che viene «riconosciuto il valore dellautonomia scolastica che, in raccordo con gli enti territoriali erogatori dei servizi connessi alle attività didattiche, può meglio rispondere sia alle finalità educative e formative proprie sia alle esigenze di flessibilità dellofferta formativa». Come a dire che ogni scuola può decidere autonomamente come organizzare i tempi e i modi di svolgimento del proprio programma didattico.
Le preoccupazioni maggiori sono venute dai dirigenti scolastici delle superiori da questanno alle prese con le iniziative del recupero dei debiti, condizione indispensabile per promuovere o bocciare un alunno: un anticipo dellavvio del prossimo anno scolastico toglieva giorni preziosi a settembre per svolgere corsi e scrutini conseguenti a questi adempimenti. Ma perché questo anticipo?
Si sa che la Regione lombarda aveva pronosticato un calendario di ben 217 giorni di scuola perché, in tal modo, si poteva sospendere per un certo periodo le lezioni per poter realizzare il progetto «Oltre la scuola» gestito direttamente dalla struttura regionale. Uniniziativa peraltro ancora da definire che aveva messo in allarme i dirigenti scolastici. Critica su questo progetto Loredana Leoni, responsabile regionale dellAndis (Associazione nazionale dirigenti scolastici): «Nella delibera regionale - spiega la dirigente - vi sono alcuni punti poco chiari, per esempio la quota di sei giorni eventualmente riservati ad iniziative finalizzate ad attività extracurricolari (iniziativa denominata «Oltre la scuola»), ad attività progettuali non ben definite. Come faranno le scuole a decidere su questi giorni se non è chiaro quali sono le proposte, quali le risorse che verranno messe a disposizione ?».
E anche su questo punto è arrivata la precisazione della Pupazzoni: «Si conferma che liniziativa Oltre la scuola, che verrà precisata dalla Regione secondo le modalità e i tempi suoi propri - scrive la funzionaria dellufficio scolastico - si caratterizza come una opportunità offerta alle scuole e non certo come un obbligo».
Conclusione: lorganizzazione delle lezioni per il prossimo anno scolastico resta in alto mare, con la certezza, comunque, che la scadenza dell8 settembre potrà essere tranquillamente elusa.
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