Regione Bilancio in rosso? Marrazzo autorizza i suoi a fare altri debiti

IL BUCO Lo scoperto regionale arriverà a quota 6 miliardi e 388 milioni di euro

Regione Bilancio in rosso? Marrazzo autorizza i suoi a fare altri debiti

Patto anticrisi quello di Marrazzo? Macché, investimenti sul debito. Infatti, pure se in Regione è tempo di manovre finanziarie per coprire il surplus di scoperto maturato negli ultimi sei mesi dell’anno, l’esecutivo decide di autorizzare la possibilità di sottoscrivere nuovi debiti. E il provvedimento in questione è tutto nella legge di assestamento di bilancio licenziata dalla giunta che, a partire da lunedì prossimo, sbarcherà in consiglio regionale per essere discussa nella sede del parlamentino della Pisana e successivamente approvata in via definitiva. Nella manovra, di cui i documenti sono allo studio da ieri della commissione Bilancio, si evidenziano essenzialmente i termini di uno scoperto di gestione che ammonta a 613 milioni 453mila 868 euro. E questo a soli sei mesi dall’approvazione del bilancio di previsione 2009 per cui, per coprire l’ammanco di cassa, l’esecutivo «si» autorizza a contrarre nuovi mutui e nuovi prestiti quando già nel bilancio di previsione 2009 si rendeva lecita l’autorizzazione a stipulare nuovi debiti per 2 miliardi e 808 milioni di euro.
Con questa operazione a oggi se ne liberano altri 260 milioni portando così lo scoperto regionale complessivo a 6 miliardi e 388 milioni di euro. Vale a dire che una volta approvato l’assestamento di bilancio con tutta questa serie di postille così avventate, i cittadini del Lazio andranno a subire un provvedimento che non aumenta il ripiano ma il buco. Si passa da uno scoperto di 613 milioni a uno scoperto di 873 rispetto a dicembre scorso. Il dettaglio dell’aumento del debito, però, come si legge nelle varie note del documento, è finalizzato a nuovi investimenti. Bene sarebbe il rilancio delle attività di piccole e medie imprese, motore portante dell’asse laziale, ma purtroppo i capitoli di incentivi ai privati languono.
Piuttosto, a godere di risorse extra è qualche azienda regionale, qualche società in house e qualche altra partecipazione. Insomma tutte partite di giro, come si direbbe in gergo. Ma vediamo chi ne andrà a beneficiare. In primis il Cotral dove, pure se la Regione esprime per iscritto la volontà di aprire il mercato del trasporto pubblico locale, in realtà continua a rimpolpare i bilanci in rosso con finanziamenti straordinari per evitargli la bancarotta. Qualche soldino (600mila euro) arriverà anche nelle casse della società Risor.Sa srl, specializzata in attività e servizi propedeutici alla realizzazione di attività di finanza immobiliare, che tuttavia a oggi non svolge a tutti gli effetti il lavoro per cui è nata visto che le varie Ater del Lazio quando devono svolgere questa tipologia di mansioni si affidano sempre a consulenti esterni. Un capitolo a sé lo guadagnano le società Aeroporto di Frosinone e Interporto di Frosinone. Ma il nuovo aeroporto del territorio non doveva realizzarsi a Viterbo? Scelte e preferenze a parte, la Regione nella manovra di bilancio dichiara la propria partecipazione al capitale finanziario delle due nuove società con uno stanziamento rispettivamente di 1 milione e 350 mila euro (Società Aeroporto di Frosinone spa) e 1 milione e 800 mila (Società Interporto di Frosinone spa).

Certo, dal punto di vista finanziario sembrerebbe un buon investimento, ma allora perché mai a dicembre scorso la stessa giunta (e non un’altra) aveva sentenziato nella finanziaria regionale 2009 tutt’altro? In pratica l’esecutivo stabiliva «in ragione di una indispensabile azione di risanamento e di contenimento delle spese» che la realizzazione dell’aeroporto regionale della provincia di Frosinone non dove comportare alcuna ulteriore spesa a carico del bilancio regionale rispetto alle risorse già stanziate. Beh, Marrazzo e i suoi hanno cambiato idea. Ancora una volta.

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