Arriva in sala Amore 14, il nuovo film di Federico Moccia: amore come il tema a cui lo scrittore e regista deve la sua fortuna, 14 come letà dei protagonisti e del pubblico che ne sarà fan devoto. Anche questa pellicola seguirà un canovaccio già visto. Non perché a Moccia manchi la fantasia, piuttosto perché sa bene come accontentare i suoi giovani spettatori. Che, come bambini che chiedono sempre la stessa favola per godere della sicurezza della ripetizione, vogliono storie diverse ma sempre uguali, rassicuranti nella loro prevedibilità. E questo stratagemma, più da esperto di marketing che da cineasta, è uno dei motivi dellinscalfibile successo mocciano. Prima nei libri e poi nelle trasposizioni filmiche che lui stesso dirige (eccezion fatta per i primi due), le trame sono sempre uguali a se stesse, confortanti nei loro lieto fine o strappalacrime nei drammatici epiloghi. Sono storie di ragazzini alle prese con i primi amori, incastrati in un mondo turbato da interrogazioni e liti in famiglia, corse in motorino e scontri tra ricchi rampolli e coatti proletari.
Ma la rassicurazione data dalla trama va di pari passo con unaltra: quella di volti talmente belli ma talmente già visti da essere allo stesso tempo icone di bellezza e facce familiari. Due nomi per tutti: Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti. Film dopo film, Moccia sembra aver collezionato un album di figurine, da comporre a coppie di cloni. Il modello primigenio è quello del duo di Tre metri sopra il cielo, il primo film del 2004, Scamarcio e Kathy Louise Saunders. Nel film sono Step e Babi, lui teppista diciottenne re delle impennate e lei studentessa modello. A loro, nel sequel Ho voglia di te (2006) si aggiunge Gin, interpretata da Laura Chiatti. Il passaggio di consegne da Babi a Gin (nuova fiamma di Step-Scamarcio) è allinsegna della continuità: tinta di castano, la Chiatti è la fotocopia (con occhi chiari) della Saunders.
Questo bel trio dà il via alla «clonazione» dei film successivi diretti dallo scrittore stesso. Nel 2007 esce Scusa ma ti chiamo amore, protagonista lesordiente Michela Quattrociocche. La somiglianza con Kathy Saunders è di nuovo sfacciata: stesso fisico da modella, lunghi capelli scuri e sguardo lolitesco. Al suo fianco cè questa volta Roul Bova, attore ben più maturo, ma che incarna il sogno ormonale delle spettatrici più (e meno) giovani.
Ora tocca al cast di Amore 14, in uscita a un anno dal libro omonimo. In questo caso, le figurine da affiancare sono quelle dei protagonisti maschili: Massimiliano, che ammalia la giovane Carolina con il suo fascino, ha occhi magnetici, boccoli scuri, basetta incolta e chiodo in pelle nera. Un ritratto che potrebbe trarre in inganno. Eppure non parliamo di Step-Scamarcio, ma della sua versione «fratello minore», interpretata dal giovane Giuseppe Maggio. La quattordicenne Carolina, invece è la biondissima modella Veronica Olivier. In Amore 14, però, Moccia ha ciclostilato anche qualche personaggio secondario.
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