Roma - Sistemi integrati di videosorveglianza solo nel rispetto di specifiche garanzie per la libertà delle persone. Appositi cartelli per segnalare la presenza di telecamere collegate con le sale operative delle forze di polizia. Obbligo di sottoporre alla verifica del Garante della privacy, prima della loro attivazione, i sistemi che presentino rischi per i diritti e le libertà fondamentali delle persone, come i sistemi tecnologicamente avanzati o "intelligenti". Queste, in sostanza, le nuove regole varate dall’Autorità Garante per la protezione dei dati personali per installare telecamere e sistemi di videosorveglianza da parte di soggetti pubblici o privati. Il periodo per adeguarsi è stato fissato, a seconda degli adempimenti, da un minimo di sei mesi ad un massimo di un anno.
Il nuovo provvedimento Il provvedimento generale, che sostituisce quello del 2004 e introduce importanti novità, si è reso necessario non solo alla luce dell’aumento massiccio di sistemi di videosorveglianza per diverse finalità ma anche in considerazione dei numerosi interventi legislativi adottati in materia: tra questi, quelli più recenti che hanno attribuito ai sindaci e ai comuni specifiche competenze, in particolare in materia di sicurezza urbana, così come le norme, anche regionali, che hanno incentivato l’uso di telecamere. Il provvedimento, di cui è stato relatore Francesco Pizzetti, in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, tiene conto delle osservazioni formulate dal ministero dell’interno e dall’Anci.
Le regole fissate dal Garante
Principi generali Informativa I cittadini che transitano nelle
aree sorvegliate devono essere informati con cartelli della
presenza delle telecamere. Nel caso in cui i sistemi di
videosorveglianza installati da soggetti pubblici e privati
siano collegati alle forze di polizia è necessario uno
specifico cartello, sulla base del modello del Garante. Le
telecamere istallate a fini di tutela dell’ordine e della
sicurezza pubblica non devono essere segnalate, ma il Garante
auspica comunque l’utilizzo di cartelli che informino i
cittadini.
Conservazione Le immagini registrate possono essere conservate
per periodo limitato e fino ad un massimo di 24 ore, fatte salve
speciali esigenze di ulteriore conservazione in relazione a
indagini. Per attività particolarmente rischiose (es. banche)
è ammesso un tempo più ampio, che non può superare comunque
la settimana. Eventuali esigenze di allungamento dovranno essere
sottoposte a verifica preliminare del Garante.
Settori di particolare interesse Sicurezza urbana I Comuni
che installano telecamere per fini di sicurezza urbana hanno
l’obbligo di mettere cartelli che ne segnalino la presenza. La
conservazione dei dati non può superare i 7 giorni.
Sistemi integrati: per i sistemi che collegano telecamere tra
soggetti diversi, sia pubblici che privati, o che consentono la
fornitura di servizi di videosorveglianza "in remoto" da parte
di società specializzate (es. società di vigilanza, Internet
providers) mediante collegamento telematico ad un unico centro,
sono obbligatorie specifiche misure di sicurezza. Per alcuni
sistemi è necessaria la verifica preliminare del Garante.
Sistemi intelligenti Per i sistemi di videosorveglianza
dotati di software che permettono l’associazione di immagini a
dati biometrici (es. "riconoscimento facciale") o in grado, ad
esempio, di riprendere e registrare automaticamente
comportamenti o eventi anomali e segnalarli è obbligatoria la
verifica preliminare del Garante.
Violazioni al codice della strada Obbligatori i cartelli che
segnalino i sistemi elettronici di rilevamento delle infrazioni.
Le telecamere devono riprendere solo la targa del veicolo.
Deposito rifiuti: lecito l’utilizzo di telecamere per
controllare discariche di sostanze pericolose ed "eco
piazzole".
Luoghi di lavoro Le telecamere possono
essere installate solo nel rispetto dello norme in materia di
lavoro. Vietato comunque il controllo a distanza dei lavoratori,
sia all’interno degli edifici, sia in altri luoghi di
prestazione del lavoro (es. cantieri, veicoli).
Ospedali e luoghi di cura No alla diffusione di immagini di
persone malate mediante monitor quando questi sono collocati in
locali accessibili al pubblico. E' ammesso, nei casi
indispensabili, il monitoraggio da parte del personale sanitario
dei pazienti ricoverati in particolari reparti
(es. rianimazione), ma l’accesso alle immagini deve essere
consentito solo al personale autorizzato e ai familiari dei
ricoverati.
Istituti scolastici Ammessa l’installazione di
sistemi di videosorveglianza per la tutela contro gli atti
vandalici, con riprese delimitate alle sole aree interessate e
solo negli orari di chiusura.
Taxi Le telecamere non devono riprendere in modo stabile la
postazione di guida.
Trasporto pubblico Lecita l’installazione ma rispettando limiti
precisi come l’angolo visuale circoscritto.
Web cam a scopo turistico La ripresa deve avvenire con modalità che non rendano identificabili le persone.
Tutela delle persone e della proprietà Si possono installare telecamere senza il consenso dei soggetti ripresi, ma sempre sulla base delle prescrizioni indicate dal Garante.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.