Renault dà la scossa al Vaticano con una «papamobile» elettrica per gli spostamenti dentro le Mura

Città del VaticanoQuando è atterrato a Castelgandolfo, di ritorno dall'udienza generale del mercoledì, Benedetto XVI si è trovato di fronte un comitato di accoglienza molto particolare. Carlos Ghosn, presidente e direttore generale del gruppo Renault, ha presentato e consegnato al Pontefice un'esclusiva auto elettrica, realizzata appositamente per le sue esigenze di mobilità, e una seconda vettura, gemella della prima, destinata ai servizi di sicurezza della Gendarmeria vaticana.
La specialissima «papamobile» ecologica sarà utilizzata prevalentemente per gli spostamenti di Benedetto XVI nella residenza estiva (un parco che si estende per ben 4 ettari) e in seconda battuta anche all'interno della Città del Vaticano. Non essendo corazzata, non potrà sostituire nelle apparizioni pubbliche del Pontefice quelle tradizionali (i due modelli derivati dalla Mercedes Classe G utilizzati abitualmente, più una trentina di altre vetture allestite appositamente negli ultimi decenni in occasione dei viaggi papali e rimaste un po' ovunque nelle città ospitanti a disposizione del primo cittadino vaticano).
E non è neppure il primo veicolo amico «verde» a circolare in Vaticano e a Castelgandolfo: già dal 2005, infatti, nella resistenza estiva del Papa circolano alcuni esemplari di vetture elettriche (le Gem del gruppo Chrysler) simili a quelle impiegate per gli spostamenti sui campi da golf, e più recentemente due versioni a batterie della Smart sono entrate a far parte del parco auto della Gendarmeria. Tuttavia, dopo l'ormai celebre installazione di un grande impianto fotovoltaico sul tetto dell'Aula intitolata a Paolo VI, offre un'altra significativa testimonianza dell'attenzione della Santa Sede e del Papa ai temi della mobilità sostenibile e della salvaguardia del Creato. La «papamobile» elettrica è frutto di un progetto che oltre a Renault ha coinvolto Enel. La casa francese ci ha messo il veicolo: una Kangoo Ze in versione Maxi (cioè più grande e spaziosa) su cui ha lavorato poi il carrozziere Gruau per soddisfare le esigenze specifiche del Papa. Pedane elettriche a scomparsa e porte posteriori con apertura controvento agevolano l'accesso, mentre i vetri laterali rimuovibili e stivabili nel piano di carico e il tetto scorrevole in tela danno luminosità all'abitacolo.
Due vere poltrone a regolazione elettrica rivestite con pelle pregiata fanno dell'interno un salotto. E a vettura in movimento, volendo il Papa può sporgersi a salutare i fedeli senza rischio di cadute, grazie alla possibilità di francarsi a una traversa in acciaio dietro i sedili anteriori. La velocità (fino a 130 orari) garantita dal motore elettrico da 44 kWQ (60 cavalli) e l'autonomia delle batterie agli ioni di litio (170 km) bastano e avanzano per le esigenze di Benedetto XVI.

E il tempo di ricarica non è neanche tanto lungo: collegandosi alle speciali colonnine per il rifornimento realizzate e installate dall'Enel (tre a Castelgandolfo e altrettante in Vaticano), la bianca Kangoo con le insegne del Soglio pontificio targata Scv1 fa il pieno di energia elettrica in circa 6 ore.

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