Renzi: "Un giorno difficile da mandar giù". Indagato l'autista del bus

Il cordoglio della politica per le 7 vittime italiane nello schianto in Spagna. Il conducente del bus: "Mi sono addormentato"

Renzi: "Un giorno difficile da mandar giù". Indagato l'autista del bus

"Oggi è un giorno difficile da mandare giù". Con queste parole Matteo Renzi riassume il cordoglio della politica e dell'Italia intera verso le famiglie di Francesca Bonello, Elisa Valent, Valentina Gallo, Elena Maestrini, Lucrezia Borghi, Serena Saracino e Elisa Scarascia Mugnozza, le sette ragazze che hanno perso la vita in un terribile schianto mentre erano a Barcellona con il progetto Erasmus.

"È il 21 Marzo, è primavera. Perché come fai a parlare di primavera con le foto di sette ragazze che ti sorridono dalle immagini dei giornali online, ma che in realtà hanno chiuso gli occhi per sempre?". ha scritto il premier italiano, in Catalogna per stare vicino alle famiglie delle vittime. Le sette salme sono allineate nel piccolo obitorio di Tortosa. "Ho portato a quei genitori l'affetto e la commozione degli italiani, tutti, tutti insieme, nessuno escluso", ha spiegato Renzi dopo un incontro di un'ora con i familiari.

Da tutta l'Italia sono arrivate testimonianze di affetto e solidarietà. Il Papa si è detto "addolorato" per "una perdita irreparabile". Anche in Spagna, nonostante le vittime siano tutte straniere, l'emozione è fortissima. "Trece vidas rotas" (Tredici vite spezzate) il titolo a tutta prima pagina di La Vanguardia. Il paese si interroga sull'assurdità, e sulle responsabilità, di un incidente che poteva essere evitato.

L'autista 63enne del bus, vicino alla pensione, è ora indagato per 13 "omicidi per imprudenza", equivalente spagnolo dell'omicidio colposo. L'ipotesi più accreditata è che si sia addormentato al volante. Il pesante automezzo avrebbe sbandato verso destra svegliandolo, lui avrebbe dato una forte sterzata a sinistra, facendo piombare il bus sulla carreggiata opposta dell'autostrada. Secondo La Razon, avrebbe detto sconvolto ai primi soccorritori "Lo siento, me he dormido" ("Mi spiace, mi sono addormentato"). Una responsabilità pesante, molto pesante, al punto che oggi è stato ricoverato in stato di choc.

I ragazzi a bordo dormivano al momento dello schianto, dopo la notte trascorsa nella spettacolare festa dei fuochi di Las Fallas di Valencia. Il sospetto è che l'autista non abbia riposato abbastanza prima di ripartire alle 3 del mattino per Barcellona.

La strage delle studentesse solleva anche altri dubbi sulla sicurezza di queste gite 'low cost', 20 euro per andata e ritorno Barcellona-Valencia in 24 ore. Diverse ragazze morte, secondo La Vanguardia, non avevano la cintura di sicurezza allacciata. Chi l'aveva, dei 57 passeggeri, è sopravvissuto. Ma quanti ragazzi pensano ad allacciare la cintura quando dormono fra gli amici in un bus che li riporta a casa da una festa nel cuore della notte?

Le 13 vittime erano sedute nella parte sinistra del bus, quella che si è schiacciata contro l'asfalto quando si è capovolto in mezzo all'autostrada. Quattro giovani italiani, tre ragazze e un ragazzo, sono ancora ricoverati.

Secondo l'ambasciatore d'Italia in Spagna Stefano Sannino, che oggi ha accolto le famiglie a Tortosa, i medici escludono che siano in pericolo di vita. La torinese Annalisa Riba dovrà essere operata per una vertebra cervicale lesionata, ha detto sua mamma. L'emiliana Laura Ferrari, 23 anni, ha subito un delicato intervento a Barcellona.

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