Una rete mondiale per la ricerca con i migliori scienziati italiani "emigranti"

Il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, stanzia dieci milioni di euro per finanziare la collaborazione tra i ricercatori che operano in Italia e cento scienziati italiani che invece lavorano all'estero. L'8 ed il 9 novembre si confronteranno a Villa Erba a Cernobbio

Una rete lanciata sul mondo per agganciare i migliori scienziati italiani "emigrati" all'estero che, con il loro contributo, daranno un impulso alla ricerca italiana. A Cernobbio nascerà il Network della ricerca sanitaria italiana, un progetto fortemente voluto dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio, che ha stanziato dieci milioni di euro per finanziare progetti e collaborazioni tra i ricercatori che operano in Italia e gli scienziati italiani che invece lavorano all'estero. L'8 ed il 9 novembre per fare il punto sugli indirizzi della ricerca convergeranno a Villa Erba Cernobbio i cento più importanti ricercatori italiani operanti all'estero con l'obbiettivo prioritario di «internazionalizzare la ricerca italiana» attraverso l'istituzione di un network internazionale grazie al quale entreranno in contatto con gli operatori italiani per dar luogo a progetti concreti. Oltre ai cento ricercatori emigrati saranno presenti altri mille ricercatori italiani e 150 relatori e anche tutti gli attori pubblici e privati del settore: dall'Istituto Superiore di Sanità al Consiglio nazionale delle Ricerche. Presente anche il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini.

Nel programma della conferenza entrano tutti i principali ambiti della ricerca sanitaria: la ricerca molecolare, i farmaci innovativi, le terapie cellulari, le reti oncologiche e neurologiche. Previsti oltre 400 incontri "one to one" pianificati secondo un'apposita piattaforma di partnering che sarà occasione di confronto e di lavoro.

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