Ridurre i consigli comunali, assistenza sanitaria indiretta: le idee dei nostri lettori /2

Continuano le proposte da parte dei nostri lettori: ne abbiamo selezionate altre, che proponiamo di seguito, ringraziandovi per la partecipazione.

Ridurre i consigli comunali, 
assistenza sanitaria indiretta: 
le idee dei nostri lettori /2

Continuano ad arrivare le proposte da parte dei nostri lettori sulla riduzione delle tasse. I messaggi e le idee sono tantissime. Per questo continuiamo a pubblicare quelle che ci sembrano più competenti , ringraziando ancora una volta i nostri lettori e invitandoli a continuare a inviare i loro contributi. Questo è il secondo articolo in cui vi citiamo.

Dialogol scrive: “condanne penali x gli evasori e aliquota irpef 80% ai redditi superiori a 120.000 euro politici compresi. aliquota 23% sui guadagni finanziari”. Giscid invece propone “controlli fiscali seri, io lavoro 10 ore al giorno e vengo pagato 6,40 il resto e mancia; alzare le tasse alle banche; alzarle a chi ha le industrie; mettere il cartellino orario entrata ed uscita per le ditte e alberghi con più di 10 dipendenti...”. La proposta di Aguirre è la seguente: “eliminare le provincie; vitalizi ai parlamentari solo dopo i 65 anni di età e allineati alla media delle pensioni erogate ai cittadini italiani; consigli comunali solo per comuni superiori ai 10000 abitanti, quelli minori devono consorziarsi con quelli più vicini. Anche per servizi quali rifiuti, scuola, vigili urbani; stipendi ai dipendenti dello stato, parlamentari, assessori, consiglieri, ecc, mai sopra i 5000 euro mese; responsabilità civile per i politici, chi sbaglia paga; pene severe per gli evasori; pensioni mai sopra ai 2500 euro mese”.

Per Free invece bisogna “ridurre l'assistenza sanitaria gratuita e sostituirla con quella indiretta - prima si paga il dovuto e poi dietro ricevuta o fattura si viene rimborsati in breve tempo dal sistema sanitario, come succede in altri paesi europei. Si otterrebbero migliori prestazioni con costi decisamente inferiori e si aumenterebbe il gettito fiscale perché se sei obbligato ad emettere fattura dvi pagare le tasse”. Per Fossog invece si deve “cancellare il canone Rai.

E' una tassa senza giustificazione, le altre testate tv non ricevono canone nemmeno a parità di offerta. Stiamo mantenendo la solita azienda statale. Aziende statali che se non camminano con le proprie gambe devono fallire...”

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