da Rapallo
Sperano di arrivare al ballottaggio e vincere. E questa volta ci credono davvero gli uomini di Rifondazione Comunista che a Rapallo sostengono il candidato sindaco dell'Unione Nicola Costa, e aprono sui temi dell'emarginazione, lavoro, bambini, giovani e orgoglio d'appartenenza. Ieri l'ufficializzazione della lista per un terzo fatta di donne, di cui due future mamme, «un segnale». Poi largo ai giovani e agli esterni al partito, «facce pulite, che in passato non hanno avuto ruoli in altri schieramenti politici. Sta qui la nostra credibilità» insiste Roberto Cornagliotto, segretario del circolo rapallese, anche lui nella rosa dei prescelti.
Capolista e candidato a vice sindaco, «adesso o mai più», è Riccardo Cecconi, consigliere uscente in una Rapallo che conosce come le sue tasche. Dal basso e dai bisogni. «Viviamo una campagna elettorale anomala - la premessa - dove sembrano contare più i numeri che le idee». Gioca sul risultato inversamente proporzionale ottenuto dall'ex sindaco Capurro prima: «Con tre liste ha retto due anni e mezzo, con sei resiste dodici mesi». Fino alla sterzata sul «noi la ragioniamo diversamente. Alla competizione elettorale portiamo quanti pensano di avere le carte in regola per essere propositivi, capaci di parlare di cose che conoscono».
Escono i punti critici e gli argomenti in stand by: «Ci sono candidati e progetti che potrebbero andar bene per la Val Padana. Sento dell'ipotesi di tunnel che colleghi l'Upim alla Standa e mi viene da piangere, perché significa non conoscere le peculiarità geofisiche del territorio».
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