Alchechengi, in supporto degli occhi e della digestione

Alchechengi, pianta perenne e parte integrante della famiglia delle Solanaceae, produce un frutto a forma di bacca dal gusto intenso e benefico

Alchechengi, in supporto degli occhi e della digestione

Facciamo la conoscenza con l'alchechengi, meglio noto anche come Physalis alkekengi L., una particolare pianta erbacea perenne originaria dell'Asia. Molto nota per le sue incredibili proprietà ma anche per i caratteristici calici che avvolgono con grazia la bacca commestibile, così singolari da ricordare piccole lanterne arancioni. Una struttura delicata ma al contempo resistente, con una consistenza simile alla carta ma di facile apertura. La bacca appare come una piccola perla dalle tonalità arancioni, dal gusto intenso, dai grandi benefici e dalle proprietà terapeutiche. Scopriamole insieme.

Alchechengi, qualche curiosità

Alchechengi e lanterne arancioni

Queste piccole lanterne cinesi vantano origini antiche, con impieghi in campo medico e alimentare sia all'interno della cultura tradizionale cinese che araba, greca, indiana fino a quella inca. Pianta perenne l'alchechengi è parte integrante della vasta famiglia delle Solanaceae, insieme al pomodoro e alla patata. Il primo a catalogarla fu Linneo, botanico e naturalista svedese, che le diede questo nome singolare ispirandosi al termine greco "fusalis" ovvero pieno di aria. Fiorisce durante il periodo estivo sfoggiando piccoli fiori bianchi a campanella, mentre le bacche maturano in autunno e appaiono come palline simili a ciliegie arancioni. Sono l'unica parte commestibile della pianta, a differenza del rizoma e delle foglie che risultano ricche di solanina in grado di provocare mal di testa, vomito, nausea e diarrea. Le bacche sono avvolte da una struttura a calice che, come già accennato, si può aprire per estrearre il frutto. Il gusto appare con un tono acidulo ma al contempo dolciastro, ricordando un mix singolare ma goloso tra pomodoro, lampone e agrumi.

Alchechengi, tutti gli effetti benefici

Alchechengi e bacca

Il frutto è ricco di proprietà benefiche, infatti è impiegato anche in campo medico perché prodigo di vitamina C, mucillaggini, sostanze antimicrobiche, antibatteriche e antinfiammatorie, come la physalina e l'etilcaffeato. È un forte antiossidante, grazie alla presenza dell'acido citrico, e vanta un alto contenuto di carotenoidi. Dal punto di vista della salute l'alchechengi è un alleato impareggiabile dei reni perché aiuta a prevenire la formazione dei calcoli, favorendo anche l'eliminazione di quelli esistenti. Incentiva l'attività diuretica, la depurazione del fegato e la regolarità intestinale, rinforzando anche il sistema immunitario: consumarlo attiva un'azione protettiva per la digestione e la vista, favorisce anche la depurazione del sangue, argina le infezioni presenti nella bocca e in gola, regolando anche le problematiche della prostata, la febbre e il diabete. Sotto forma di decotto può ridurre lo stress e agevolare un'azione espettorante. Al contrario non è indicato in gravidanza, se si assumono farmaci diuretici o se è presente una ipersensibilità al frutto stesso.

Impieghi in cucina

Alchechengi

L'alchechengi si coltiva facilmente, è una pianta resistente e dal carattere ornamentale, ma è necessaio preferire la tipologia Physalis alkekeng, Physalis pubescens e Physalis peruviana con bacche commestibili. I suoi frutti si possono consumare freschi o anche essiccati, si prestano facilmente come elementi decorativi per dolci e torte.

Tutto merito del rivestimento a lanterna che le ricopre, che si può aprire con delicatezza per ottenere una singolare forma a stella o a ciuffo. Si possono preparare salse e marmellate, oppure immergere la bacca nel cioccolato fondente per un gusto davvero unico.

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