Ortica, tutte le proprietà e i benefici inaspettati

Utilizzata dagli antichi egizi e dalle truppe romane, questa pianta possiede virtù sorprendenti confermate da studi scientifici attendibili

Ortica, tutte le proprietà e i benefici inaspettati
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Nota sin dai tempi più remoti per le sue innumerevoli virtù, l'ortica è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Urticaceae e facilmente riconoscibile per via delle sue foglie ricoperte da una peluria contenente una sostanza urticante. Ne esistono molte specie, tuttavia due sono quelle più comuni: l'ortica urens e quella dioica.

La prima (nome scientifico Urtica urens) è un arbusto annuale che raggiunge un'altezza massima di 60 centimetri. Nativo dell'Asia occidentale e dell'Europa, è oggi diffuso in tutto il mondo. La seconda (nome scientifico Urtica dioica) è un arbusto perenne che può crescere fino a due metri di altezza. Lo troviamo in Europa, in Asia, nell'America e nell'Africa del Nord.

Perché si chiama ortica

Il nome scientifico Urtica urens deriva dal verbo latino "urere" ovvero "bruciare". Infatti, se le foglie della pianta vengono a contatto con la pelle, sono in grado di scatenare sensazioni di prurito e di bruciore. Tale reazione è dovuta alla presenza di tricomi, cioè peli urticanti che rilasciano una miscela di sostanze chimiche irritanti, tra cui istamina, acido formico, acetilcolina e serotonina.

Proprio questa caratteristica ha alimentato false credenze sull'arbusto. In realtà, come abbiamo già detto, l'ortica è da sempre uno dei rimedi naturali maggiormente impiegati in ambito fitoterapico. Si pensi, ad esempio, agli antichi egizi che la usavano per trattare i dolori lombari e l'artrite. I soldati romani, invece, beneficiavano delle sue proprietà riscaldanti.

Le proprietà nutrizionali dell'ortica

L'ortica è una vera e propria alleata del benessere. Infatti è ricca di:

  • Minerali: potassio, fosforo, ferro, calcio, zinco, sodio, magnesio, selenio
  • Vitamine: vitamine del gruppo B, vitamina A, C, D, K
  • Polifenoli: quercetina, cumarine, kaempferolo, acido caffeico
  • Pigmenti: luteina, beta-carotene, luteoxantina
  • Acidi grassi: acido stearico, acido alfa-linoleico, acido oleico, acido palmitico.

I benefici dell'ortica

Le innumerevoli virtù dell'ortica sono state scientificamente confermate da studi attendibili. Essa viene utilizzata come rimedio naturale per:

  • Trattare i sintomi dell'iperplasia prostatica benigna: questo disturbo è caratterizzato dall'ingrossamento della prostata che, se raggiunge dimensioni considerevoli, dà luogo a difficoltà di minzione. Il consumo regolare di ortica può migliorare la sintomatologia. A confermare ciò uno studio pubblicato sulla rivista Journal of herbal pharmacotherapy
  • Contrastare l'ipertensione: l'arbusto ha un'azione vasodilatatrice che, oltre a rilassare la muscolatura dei vasi sanguigni, riduce anche la tensione cardiaca. Una delle ultime ricerche italiane che ha accertato questi benefici è stata quella pubblicata sulla rivista Journal of etnopharmacology
  • Mitigare la sintomatologia dell'artrite: le foglie dell'ortica dioica possiedono proprietà antinfiammatorie e pertanto vengono impiegate per la creazione di pomate in grado di lenire le manifestazioni dolorose dell'artrite. A testimoniare questo effetto uno studio pubblicato sul Journal of the Royal Society of Medicine
  • Combattere il raffreddore da fieno: un'analisi comparsa su Phytotherapy research ha stabilito che la pianta non solo inibisce la flogosi delle mucose nasali, ma blocca altresì i recettori dell'istamina, frenando così i processi chimici che innescano la reazione allergica
  • Rinforzare i capelli: l'applicazione di un infuso di foglie esiccate sul cuoio capelluto inibisce la caduta dei capelli e stimola la crescita sana e vigorosa degli stessi.

Usi ed effetti collaterali dell'ortica

Le foglie e le radici dell'ortica sono utilizzate per la realizzazione di decotti, tisane, tintura madre e unguenti. Si sconsiglia la somministrazione in gravidanza, durante l'allattamento e ai bambini di età inferiore ai 12 anni.

Devono evitarne l'uso senza prima consultare un medico i pazienti che assumono beta-bloccanti, diuretici, ACE-inibitori, farmaci per il diabete, calcio-antagonisti e medicinali che influenzano i livelli di estrogeni.

Generalmente ben tollerato, l'arbusto può tuttavia

dar luogo ad effetti collaterali. Si tratta quasi sempre di reazioni di ipersensibilità alle componenti attive che si manifesta orticaria e rinite allergica.

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