Pure Federica Panicucci, la bionda «secchiona» del mattino di Canale 5, deve tornare sui banchi di scuola elementare. A ripassare i nomi dei fiumi e a scandire le ere preistoriche. Lo farà da stasera, mercoledì, su Italia Uno in prima serata nel programma Back to School: si metterà alla testa di una classe di «ripetenti» famosi che dovranno rifare l'esame di quinta elementare. Federica, nella seconda edizione del programma, prende la conduzione che era stata di Nicola Savino. In questo ribaltamento dei ruoli, i maestrini sono bambini dai 7 agli 11 anni che devono preparare gli scolari molto più alti di loro. Sarà poi una commissione composta da cinque veri maestri a valutare se promuovere o bocciare.
Dunque, Federica, come ti sei trovata di nuovo alle elementari?
«Molto bene. Un'esperienza molto divertente. E penso che si vedrà a casa: il pubblico potrà giocare a rispondere alle domande, a vedere se si ricordano le nozioni scolastiche. Un modo simpatico e leggero per stare insieme, tra genitori, figli e nonni. Ne abbiamo tanto bisogno di questi tempi».
Chi sono i (trenta) vip che si sono sottoposti a questi piccolo massacro?
«Per gli sportivi Aldo Montano e Walter Zenga. Tra gli attori Francesco Pannofino e Ricky Tognazzi. Tra i cantanti Ivan Cattaneo, Katia Ricciarelli e Mietta. Tra gli influencer Beatrice Valli ed Elisa Esposito. Tra i personaggi tv Alessandro Cecchi Paone, Michele Cucuzza, Valeria Marini, Jo Squillo, Natasha Stefanenko e tanti altri. Inoltre, ci sarà un capoclasse d'eccezione, Gianluca Scintilla Fubelli».
Chi è stato il più bravo e chi il più somaro?
«Non parlerei di somari, casomai parlerei di alunni un po' impreparati. Posso anticipare (il programma è registrato, ndr) che di alcuni che ti aspettavi fossero molto bravi invece non lo sono stati così tanto e viceversa. Ci saranno tante sorprese. Un ripetente, addirittura, si è rifiutato di fare l'esame finale».
Voto in condotta?
«Devo dire che in molti sono stati alquanto indisciplinati, alcuni li abbiamo dovuti sgridare, alcuni mettere mandare fuori dalla classe, ad altri sono stati sequestrati dei pizzini. Invece i maestrini sono stati molto diligenti e super preparati».
Tu avresti saputo rispondere alle interrogazioni?
«Io sono avvantaggiata avendo seguito da vicino i miei due figli, Sofia e Mattia, nel loro percorso scolastico, per cui mi sono rifatta un bel ripasso».
E tu come eri da bambina a scuola?
«Molto diligente. Ricordo bene la mia maestra Sandra alle elementari di piazza Leonardo da Vinci a Milano, severa ma affettuosa, una grande insegnamento. E ricordo pure l'ansia per l'esame di quinta elementare che allora si faceva».
Poi di esami ne hai affrontati tanti nella vita che ti hanno portato a diventare una conduttrice.
«Il primo di questi anche grazie a Paolo Bonolis: facevo la baby sitter del suo primo figlio, avevo 16 anni, abitava nel mio stesso palazzo a Città Studi a Milano. Lui sapeva che volevo entrare nel mondo dello spettacolo, mi consigliò di rivolgermi a una agenzia di modelle che conosceva. Le mie prime pubblicità sui giornali furono di un lassativo e di un test di gravidanza».
Da lì hai cominciato la tua cavalcata con il provino per fare la centralinista a Portobello...
«Ne dovetti superare diversi in concorrenza con ragazze che mi sembravano tutte più brave e più belle. Non so perché presero me, forse perché apparivo più genuina».
E fu nell'anno del ritorno di Enzo Tortora dopo il calvario giudiziario. Il famoso «Dove eravamo rimasti».
«Per me un'esperienza inimmaginabile. La prima conferenza stampa con un mare di giornalisti. La paura di sbagliare in diretta: una volta mi bloccai e lui intervenne per aiutarmi. E poi la puntata finale: quando uscimmo dagli studi tv c'erano ali di folla per salutarci».
Poi ci fu la selezione a Mediaset.
«Cercavano concorrenti per il Gioco delle coppie, al casting dissi che volevo fare la hostess di Predolin e mi presero. Poi vennero tanti altri programmi e l'arrivo al Festivalbar, il mio sogno».
Anche lì ci fu un colpo di fortuna.
«Chi doveva condurre ebbe un imprevisto: Vittorio Salvetti mi chiamò e mi disse di correre ad Ascoli Piceno,
dopo due giorni dovevo essere sul palco, presi la macchina e mi precipitai. Nello show ero con Amadeus, Fiorello e Jovanotti. Davanti a me c'erano trentamila persone. Quello sì che fu un esame di cui essere terrorizzata...».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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