Egregio direttore, l'oncologo Umberto Veronesi ha acquistato una pagina del Corriere della Sera invitando a votare per il candidato di Renzi a Milano e strumentalizzando, tra l'altro, la pubblicazione del Mein Kampf da parte del Giornale. I soldi per l'acquisto provengono dalle tasche dell'illustre clinico, da quelle del Pd o da altre fonti? Poco importa: quel che conta è che l'invito di Veronesi a votare per il candidato di Renzi equivale a dire ai malati di cancro «se volete fondi per voi votate per il candidato di Renzi». È una strumentalizzazione? Ebbene, dopo che la Boschi ha minacciato i torinesi di tagliare i finanziamenti se non votano Fassino e dopo la volgare strumentalizzazione del Mein Kampf contenuta nella lettera di Veronesi, credo che chiunque sarebbe pienamente autorizzato a dare al messaggio tale interpretazione.
Roberto Leone
Condivido il suo stupore, un uomo di scienza non dovrebbe scadere così in basso, come una Lilli Gruber qualsiasi. E dire che noi abbiamo sempre dimostrato rispetto e ammirazione per lui e la sua fondazione. Pazienza, la riconoscenza è merce rara anche ai piani alti della società e pazienza se nessuno mi ha ancora spiegato per quale diavolo di motivo la pubblicazione del Mein Kampf da parte de Il Giornale dovrebbe essere messa sul conto del centrodestra e influire sulle elezioni comunali di Milano. Misteri della stupidità umana. Per il resto, non so quale patto indicibile leghi Beppe Sala a Umberto Veronesi. Può essere che lo scienziato abbia solo voluto risarcire il candidato del Pd dalla figuraccia rimediata dal figlio Alberto, che candidato nella lista civica di Sala ha racimolato solo 362 preferenze, una vera miseria.
Avendo Alberto sei fratelli e facendo di mestiere il direttore d'orchestra, significa che non l'ha votato neppure tutto il numeroso parentado e gli stretti collaboratori. Le scuse erano dovute, speriamo almeno che non siano state pagate con i soldi raccolti per combattere i tumori...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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