Onofrio Lopez
Si fa presto a parlare di sostenibilità e di responsabilità sociale dell'impresa. Molto spesso i propositi di fornire un'immagine di un'azienda come portatrice di un insieme di valori da declinare nei rapporti con gli stakeholder si concretizzano nel volume del bilancio sociale: buoni sentimenti, qualche opera di beneficenza, la sostituzione delle lampadine a incandescenza con quelle a risparmio energetico ed è finita lì. E poi ci sono le imprese nelle quali tutto il management si mette in gioco in prima persona per dare un aiuto concreto e per sensibilizzare l'opinione pubblica su un problema di attualità. È quello che ha fatto Riso Scotti che con la sua iniziativa #feedtheplanet ha scelto di impegnarsi nelle terre dove il riso sfama ed è simbolo di sviluppo. Una decisione che risale ad Expo Milano 2015 nel quale l'azienda ha rappresentato il riso italiano nel cluster del riso e per sei mesi ha potuto avvicinare Paesi molto diversi tra loro, con i quali scambiare tradizioni e culture. Un'esperienza che ha suggerito nuovi e più sostenibili modi di fare impresa: il viaggio partecipato per raggiungere quelle realtà nelle quali il riso è centrale per l'alimentazione.
Riso Scotti ha così organizzato una spedizione, capitanata dal presidente e amministratore delegato Dario Scotti, per unire simbolicamente Pavia, sede dell'azienda, con i Paesi per i quali questo cereale è fonte di vita e in alcuni casi scarseggia. Nel 2015 è stata scelta come meta l'Etiopia, dove la cultura del riso è radicata e il suo consumo diffuso, seppur la produzione non copra il fabbisogno nazionale. Grazie al sostegno dell'Ambasciata italiana ad Addis Abeba, Riso Scotti ha trasferito dall'Italia 175mila porzioni di riso. Nel 2016, invece, la carovana ha raggiunto la capitale del riso basmati, l'India, devolvendo materiale scolastico e riso necessari per un anno di fabbisogno agli alunni di una scuola in Kashmir.
Il viaggio benefico 2017 ha seguito la rotta di Marco Polo, un viaggio di oltre 4.000 chilometri durante il quale 22 manager dell'azienda sono arrivati in moto fino a Samarcanda, in Uzbekistan. È stato così realizzato l'impegno preso a favore dei bambini del luogo, offrendo sostegno all'istruzione alla Casa accoglienza Mehribonlik di Samarcanda che ospita oltre 150 bambini e ragazzi, scongiurandone i rischi di abbandono e sfruttamento.
Nel 2018 l'attenzione si è focalizzata sul web ed è stata conclusa una partnership con LifeGate, volta a contribuire, attraverso l'utilizzo della piattaforma di e-commerce, alla tutela della Foresta Amazzonica. Con il progetto «Un Chicco per la foresta», gli utenti, per il solo fatto di acquistare i loro prodotti Riso Scotti preferiti, accumuleranno chicchi green, ognuno dei quali contribuirà a tutelare un metro quadro di foresta amazzonica.
Il concetto di sostenibilità per Riso Scotti è anche volgere lo sguardo al futuro e alle nuove generazioni. La società ha, infatti, sviluppato il concept «L'Accademia Riso Scotti», un progetto che aprirà le porte dell'azienda a giovani talenti e che permetterà loro di arricchire il bagaglio formativo, ma anche di vivere un'esperienza professionale importante. L'obiettivo del progetto è l'individuazione, l'inserimento e il tutoraggio di neolaureati di alto potenziale in stage nelle diverse aree aziendali al fine di preparare i futuri ruoli apicali. La metodologia è il learning by doing (10% teoria 90% pratica) e si concluderà con la realizzazione di uno o più progetti operativi. Le macro aree di intervento sono divise in 5 Master (Category Management, Internazionalizzazione & Sales, Marketing & Business Development, Industria Innovativa e Diversificazione).
I ragazzi saranno inseriti all'interno di un contesto accogliente per valorizzarne le potenzialità e stimolare i loro talenti. Ciascun partecipante sarà affiancato da un senior, individuato tra docenti, professionisti e manager.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.