Risparmiare fa moda I capi di tendenza si comprano nell’outlet

«Shopping Experience», ovvero la mania di fare acquisti, ma a prezzi ridotti, negli spacci presenti in città. Si trovano in ogni zona di Milano e vendono anche capi delle firme più note, come 10 Corso Como e l’outlet Magazzini di via Tazzoli 3, che propone rimanenze delle stagioni passate e oggettistica con sconti fino al 70 per cento.
All’Emporio Isola di via Prina, Foro Bonaparte e via Washington si possono trovare diverse griffe di prestigio: jeans, reparto cashmere, con un risparmio del 50 per cento e oltre. Se un indirizzo storico che gli esperti conoscono è Salvagente di via Fratelli Bronzetti, dove si trova proprio tutto, Max Mara, vicino a San Babila ha creato Diffusione Tessile nella Galleria San Carlo. Qui è possibile fare incetta, sui due piani del negozio, di capi e accessori con almeno il 30 per cento di ribassi.
Martino Midali ha, invece, lo stocchista Affari di via Marcona 34 angolo Fratelli Bronzetti, dove è possibile trovare le linee comode. Quelle classiche per uomo e donna, poi, sono da Gastone Stock House di via Vanzetti 20. Tra gli empori, High Tech di piazza XXV Aprile 12 e Cargo di via Meucci 39, dove si trovano design e qualità, si possono acquistare accessori particolari per la cucina e poi biancheria firmata, presine e tortiere di ultima generazione. A due passi fuori porta, infine, il must di sempre, Serravalle designers outlet, vera e propria città della moda, tra viali colmi di store per abiti, borse, taglie comode, scarpe e piumini. Per non sbagliare, è necessario il consiglio di un’amica, o un parere professionale, quello del personal shopper, che è uno degli ultimi trend anche per gli outlet. Da noi fioriscono i corsi per acquisire tale qualifica, come è successo ad Adriana Gaetano, che ha anche creato a Milano uno show room dedicato al Su Misura, Comme D’Habitude - 3385828374, www.commedhabitude.net - dove riceve su appuntamento e crea abiti sartoriali, un prodotto unico con le caratteristiche del fatto a mano su misura. «Questo lavoro si è da poco diffuso in Italia, ma sta diventando sempre più ambito tra i giovani - sottolinea la Gaetano -, i clienti sono normalmente persone con poco tempo a disposizione. Il personal shopper li accompagna anche negli outlet e le principali caratteristiche che si devono possedere per intraprendere la professione sono buona cultura, conoscenza delle lingue (soprattutto l’inglese), modi gentili, gusti raffinati, capacità di ascolto e diplomazia. È inoltre fondamentale sapersi relazionare con persone di qualsiasi livello sociale, conoscere la città in cui si vuole praticare la professione e soprattutto i negozi».


E, comunque, la certezza delle «fashion victim» è: il nero va sempre, con tutto, non conosce moda o stagioni e ogni donna, come insegna Audrey Hepburn in «Colazione da Tiffany», dovrebbe possedere un little black dress, ovvero un tubino nero.

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