Nella Galleria da ottanta milioni di euro all'anno «spunta» una nuova vetrina, che il Comune potrà mettere a bando con un'asta all'incanto che - c'è da scommetterci - si chiuderà con una guerra tra griffe e un altro affitto a sei zeri. É un effetto del nuovo contratto di concessione firmato due giorni fa con la Libreria Rizzoli, che resterà in Galleria per altri 18 anni ma restituirà al Comune circa 300 metri quadri tra piano terra e primo piano con una vetrina affacciata sull'asse principale. Rizzoli ha chiuso per i lavori di ristrutturazione, riaprirà
in primavera con uno spazio ridotto a 1.100 mq su tre livelli con libreria completamente rinnovata, vendita di prodotti tecnologici e cartoleria e tra 4 mesi il Demanio avrà a disposizione il nuovo spazio commerciale da mettere a bando. Una bella opportunità, per il bilancio comunale e per le griffe del lusso, visto che tra gli inquilini presenti (i concessionari oggi sono una cinquantina) per la prima vetrina in scadenza bisognerà attendere il 2030.
Su proposta dell'assessore al Demanio Emmanuel Conte la giunta ha approvato in estate la delibera «salva-librerie», che prevede rinnovo del contratto senza gara, affitto più lungo (da 12 a 18 anni) e canone bloccato a 523 euro al metro quadro come nel 2013, più l'aggiornamento Istat e meno uno sconto del 10% valido per le Botteghe storiche. Rizzoli pagherà 500mila euro all'anno per 1.121 mq, un quarantesimo del canone al mq dalla gioielleria Tiffany che per aggiudicarsi l'ultimo incanto è arrivata a offrire 20.600 euro al mq. Rizzoli ha eseguito i precedenti restyling in concomitanza con quelli della Galleria, nel 1967 per il centenario del Salotto e nel 2014 per Expo.
Godrà dello stesso trattamento quindi la libreria Bocca, che ha il contratto in scadenza nel 2025 ed è presente in Galleria dal 1930, specializzata in testi monografie e cataloghi d'arte. Lo spazio da sessanta mq ha pavimenti di cristallo che proteggono quadri di vari artisti. La terza libreria che resiste nel Salotto, su circa 1.400 metri quadri, è Feltrinelli, subentrata nel 2006 al negozio di libri e dischi «Ricordi».
Altre novità d'inizio 2025. Sono partiti giorni fa i lavori di restyling anche nel negozio di souvenir Algani, con vetrine su piazza Scala e sulla Galleria. Ha avuto il rinnovo senza bando come attività storica. E ha appena aperto il negozio Loro Piana sul braccio laterale, in una parte degli spazi occupati prima da Tod'S. Anche qui, alla scadenza il Comune ha diviso in due la boutique per lanciare due aste e aumentare gli incassi. La parte più ampia da 188 mq è stata aggiudicata a Loro Piana per 2,3 mln (la base è stata più che quadruplicata) e la minore da 126 mq a Damiani per 365mila. Lo aveva fatto anche nel caso dell'ex negozio Tim. «La permanenza della libreria Rizzoli e delle botteghe storiche è una precisa scelta di indirizzo della giunta - sottolinea Conte -. A disegnare la geografia commerciale del Salotto non sono le sole regole del mercato ed è garantita la centralità della cultura. Le librerie sono una ricchezza di cui Milano non può fare a meno. Con il rapporto di collaborazione del Comune con la Rizzoli si rinnova un presidio storico di cultura in Galleria e un nuovo negozio, nelle disponibilità del Demanio, porterà risorse utili per i servizi ai cittadini».
L'ad di Mondadori Retail Carmine Perna aggiunge: «Siamo orgogliosi di continuare a essere un punto di riferimento culturale in un luogo prestigioso e storico come il Salotto di Milano. Prosegue una lunga storia iniziata nel lontano 1949. La lettura e la cultura sono parte fondante della vita milanese e una delle sue più grandi ricchezze».Chiara Campo
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