Ci sono piazza Vittorio, Termini, Santa Maria del Popolo e poi gli interni, magari avvolti nellafa estiva. Cè perfino la Roma dei locali notturni in un testo dal titolo che ha tutta laria di sbeffeggiare un po i romani, «Paraculisi Romanis». È la metropoli vista con lo sguardo dei drammaturghi italo-stranieri, figli di immigrati o naturalizzati italiani, che lunedì e martedì al teatro Eliseo daranno vita alla quarta edizione di «Autori per Roma - La città e il mondo». «Le due serate - spiega la mente e lorganizzatore dell'evento, il regista Pierpaolo Palladino - propongono dodici autori giovani, di area asiatica, africana, sudamericana e dellEst europeo, non necessariamente scrittori teatrali di professione. Quando penso alla Roma futura, il pensiero va senzaltro a una città caotica ma allo stesso tempo al marziano che atterra a Villa Borghese nel racconto di Flaiano: i romani alla fine lo chiamano a marzia, come uno di loro». Teatro di innovazione dunque, nella cornice di via Nazionale.
In scena vedremo Cristina Aubry, Fabio Bussotti, Alessandra Costanzo, Caterina Deregibus e Ferdinando Vaselli, alle prese con testi tra cui, per citarne almeno alcuni, «San Lorenzo» della italo-somala Igiaba Scego, che avvicina i bombardamenti che interessarono Roma nel 43 alla guerra civile somala, fondendo storia e attualità; oppure, inedito, ricordiamo «Piazza Vittorio» di Gabriella Kuruvilla, di origini indiane: è la tragicomica avventura di una scrittrice italo-indiana, che si trova catapultata nella zona dellEsquilino per tenere un discorso su letteratura e immigrazione. Ancora, si ispira a una storia vera per parlare di passione il giovane italo-brasiliano Claudio Nigro, che in «Occidentale, amore nero» descrive «lintensità possibile».
Info: 06.4882114.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.