A spasso senza regole sulle preferenziali. Primo giorno per i centauri della capitale sulle corsie riservate finora ad autobus e taxi per «rendere più fluido» il traffico delle corsie ordinarie. Un azzardo che il Comune rischia di pagare a caro prezzo. L'iniziativa è partita in via sperimentale, ma si teme che possa diventare definitiva. Ma se i motociclisti plaudono all'iniziativa riserve vengono sollevate da tassisti, autisti dei bus, ciclisti e semplici cittadini stufi dell'anarchia impunita degli oltre mezzo milione di scooteristi romani, celebri nel mondo per la loro mancanza di regole civili. «I motociclisti attendevano l'apertura delle preferenziali da 10 anni. Ora vediamo come va ma di certo tutte le corsie non possono essere aperte e quindi bisognerà valutare caso per caso», dice il presidente del coordinamento Motociclisti Riccardo Forte.
A dare il via alla sperimentazione, che durerà tre mesi, sono stati questa mattina a Largo Argentina il vicesindaco di Roma Mauro Cutrufo, a bordo di una Vespa bianca e in giacca di pelle rigorosamente firmata Harley Davidson, e l'assessore alla Mobilità Antonello Aurigemma. Nelle quattro corsie prescelte, ovvero Lungotevere Sangallo, viale Marconi, Largo Argentina e l'ultimo tratto della Cristoforo Colombo, sono stati posizionati i nuovi cartelli di divieto d'accesso con i simboli d'eccezione per autobus e ciclomotori. Pochi scooter e moto, però, si sono avventurati nella corsia davanti il Teatro Argentina: i romani ancora scettici devono abituarsi alla novità. Critici naturalmente gli autisti del trasporto pubblico capitolino. «Una pessima idea - ha commentato uno di loro - il trasporto pubblico al 99% sarà rallentato. Già le corsie sono affollate di macchine delle forze dell'ordine, della municipale e taxi. Così si rischia di non farle essere più tanto scorrevoli».
Dello stesso tenore il commento dei tassisti: «Così andremo più lenti - ha commentato Gino del 35-70 - a danno sia nostro che dei nostri clienti che pagheranno il doppio. Per non parlare poi dell'aumento del rischio incidenti». Contrari anche le associazioni degli amanti delle due ruote: secondo il coordinamento Roma Ciclabile nella capitale si creerà uno scenario di caos «dove i motorini passerano da una parte all'altra zigzagando tra i cordoli». Ma per i ciclisti, e non solo, il Campidoglio ha varato una nuova sperimentazione ovvero l'autovelox a via dei Fori Imperiali.
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