Roma - E' all’esame del pubblico ministero Francesco Polino il filmato del presunto pestaggio di Stefano Gugliotta da parte di agenti di polizia in servizio d’ordine per la finale di Coppa Italia Inter-Roma. La prima attività del magistrato sarà quella di identificare gli agenti che compaiono nel video e sentirli. "Non posso immaginare di dover passare altri giorni in carcere", ha detto il ragazzo che, dopo tre giorni di isolamento, è stato trasferito dalla direzione del carcere dalla sezione nuovi giunti al Centro Clinico.
L'esame del video Dopo la convalida del fermo per resistenza a pubblico ufficiale di Gugliotta, avvenuta nei giorni scorsi, il pm Polino sta ricostruendo i termini della vicenda. Allo stato, secondo quanto si è appreso, la procura non procede ancora nei confronti degli agenti ripresi nel video. Gli accertamenti, per il momento, vengono eseguiti nell’ambito del fascicolo processuale aperto dopo gli incidenti avvenuti al termine della partita. Se dovessero emergere fattispecie penalmente rilevanti a carico dei poliziotti sarà aperto un altro fascicolo. A sollecitare accertamenti nei confronti degli agenti è stato il difensore di Gugliotta, Cesare Piraino, il quale ha depositato oggi una memoria al riguardo. Il penalista ha già chiesto al tribunale del riesame, ed allo stesso gip che l’ha emessa, la revoca dell’ordinanza di custodia cautelare. Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha fatto sapere che "è necessario fare al più presto chiarezza sulla vicenda". "Sono convinto che si sta lavorando per fare piena luce su quanto accaduto non solo nell’interesse del giovane - ha puntualizzato - ma anche delle forze dell’ordine, impegnate ogni giorno per garantire la sicurezza di tutti i cittadini".
La salute di Gugliotta Dopo tre giorni di isolamento, ieri il giovane è stato trasferito dalla direzione del carcere dalla sezione nuovi giunti al Centro Clinico: ha un dente rotto, una ferita alla testa suturata con sei punti e diversi segni di colpi inferti con un corpo contundente sulla schiena, sulle braccia e sui fianchi. Ai collaboratori del garante il giovane è apparso provato dal punto di vista psicologico al punto di dichiarare di «non poter immaginare di dover passare altri giorni in carcere», ed ha ribadito di essere estraneo agli scontri seguiti alla partita e che, al momento dell`arresto, si stava recando con un amico a un compleanno. «Al di là delle condizioni fisiche - ha detto il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni - ciò che maggiormente ci preoccupa è lo stato di forte disagio psicologico di questa persona legato alla situazione che sta vivendo e, soprattutto, all`impatto traumatico che ha avuto con il mondo del carcere. Non spetta a me stabilire le responsabilità di questa vicenda; dal canto nostro, domani torneremo a parlare con Stefano e, visto il suo particolare stato, ho personalmente chiesto alla direzione del carcere di adoperarsi affinché non venga lasciato da solo in questo delicato momento».
La difesa: "Abbiamo testimoni" "Il gip aveva un quadro indiziario contro l’indagato a seguito dei rapporti della polizia, che era estremamente serio. Ma di contro abbiamo un numero consistente di testimoni che si sono offerti" in favore della difesa.
Uscendo da Regina Coeli, Cesare Piraino, avvocato di Stefano Gugliotta, ha spiegato che le accuse per Stefano Gugliotta sono di "aver partecipato ai tafferugli subito dopo la partita Roma-Inter, di essersi allontanato da lì per arrivare a viale Pinturicchio, di aver tentato di fuggire con il motorino. E lo si accusa di aver iniziato la violentissima colluttazione procurando lesioni a vari poliziotti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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