Campo dei fiori. Il cuore della movida romana. Qui, sotto la statua di Giordano Bruno che venne arso proprio in questa piazza dall'Inquisizione, si radunano decine di ragazzi tutte le sere per bere e stare in compagnia. Spesso qualcuno esagera, come i ragazzi che sabato scorso hanno iniziato scherzare attorno alla fontanella della piazza che viene abbattuta. Due ragazzi iniziano a giocare con il getto d'acqua che viene dal terreno. La gente nella piazza li accerchia. Ad un certo punto uno dei due, il 21enne inglese Daniel C.H., visibilmente ubriaco, si spoglia. La folla lo incita, qualcuno lo insulta. Lui, esaltato, corre e salta. Qualcuno gli lancia i vestiti, altri cercano di coprirlo, ma Daniel continua il suo show. Finché non viene colpito con un pugno. Il ragazzo cade. Sono in tre a colpirlo, per poi scappare tra lo stupore dei presenti. Dopo qualche minuto un'ambulanza del 118 porta il giovane in ospedale, dove resta qualche giorno sotto osservazione.
L'intera scena (dalla distruzione della fontanella all'arrivo dei soccorsi), è durata un'oretta. Nessuno è intervenuto. La piazza è da spesso scenario di violenze o atti vandalici, dovute soprattutto alla quantità di persone che vi si riversano, attratte dai locali della zona. Per questo in gernere è presidiata dalle forze dell'ordine, ma a quanto pare sabato scorso non c'era nessuno. Il Comune di Roma corre ai ripari, annunciando il ritorno delle ordinanze anti-alcol che, negli anni scorsi, avevano dato una rigida regolamentazione al consumo di bevande alcoliche nelle strade della movida capitolina, ma il problema sicurezza torna a farsi sentire e a riaccendere la polemica. "Ho parlato con il prefetto e con il comandante della Polizia Municipale - ha detto il sindaco Gianni Alemanno - che stanno compiendo accertamenti sull’accaduto, soprattutto per capire cosa è successo in quei minuti e cosa ha fatto ritardare l’intervento di vigili e polizia". Ma c'è chi, come il capogruppo di Fli alla Regione Lazio, Francesco Pasquali, ritiene insufficienti ordinanze e presidi: "La diffusione dell’alcool nella Capitale va affrontata sotto due diversi punti di vista: la tutela dell’ordine pubblico e la sensibilizzazione, da portare avanti in maniera capillare e costante, coinvolgendo famiglie, scuole, università centri sportivi.
Soprattutto coinvolgendo le associazioni di volontariato direttamente nei principali luoghi della movida romana. Il rischio sociale, infatti, va affrontato alla radice, cioè nella società". Quel che è certo è che episodi come questo mettono in cattiva luce l'immagine della capitale, in Italia e all'estero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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