Anac contro il Comune di Roma: canili sporchi, vecchi e fatiscenti

L'Autorità nazionale anticorruzione punta il dito contro l'amministrazione comunale, rea di conoscere lo stato dei canili dal 2016

Anac contro il Comune di Roma: canili sporchi, vecchi e fatiscenti

Anac costretta ancora una volta ad intervenire sulla gestione dei canili della citta di Roma a causa dello stato di incuria in cui si trovano. A riportare la notizia è il Messaggero, che spiega come lo scorso 30 marzo l'Anac abbia duramente ripreso il Comune della Capitale per come è stato gestito tutto l'iter relativo al bando di affidamento del servizio veterinario nei canili. Bando, fra l'altro, scaduto lo scorso dicembre.

Nella sua delibera del mese scorso l'Autorità nazionale anticorruzione evidenzia "carenze e approssimazioni" del Campidoglio nel portare avanti "la gara di gestione del controllo e della vigilanza sanitaria dello stato di salute di cani, gatti e altri animali d'affezione". A destare preoccupazione è lo stato dei canili comunali di Muratella e Ponte Marconi, ma non solo. Anac si ferisce a tutto il sistema d'assistenza medico veterinaria che dovrebbe essere garantito a tutti gli animali sul suolo romano.

Scaduto il bando di affidamento del servizio veterinario per i due sopracitati canili, è scattato un periodo di proroga di 3 mesi, ma anche questi sono giunti al termine. Ora più di 600 animali rischiano di restare senza assistenza adeguata. Anac parla, senza mezzi termini, di "inadeguatezza dell'assistenza medico-veterinaria, ordinaria e d'urgenza anche in regime di ricovero, a Roma".

Ovviamente per arrivare a simili conclusioni l'Autorità nazionale anticorruzione ha svolto delle doverose indagini, che hanno fatto emergere, come riportato dal Messaggero,"gravi criticità e carenze strutturali e manutentive dei canili di Muratella e Ponte Marconi, dove vengono svolti i servizi veterinari appaltati dal Comune di Roma".

La nuova amministrazione di Roberto Gualtieri non ha preso in considerazione lo stato in cui si trovano le due strutture, neppure in occasione della progettazione della nuova gara. Il Campidoglio, invece, avrebbe dovuto verificare le condizioni dei luoghi in cui alloggiano gli animali, così come "la sussistenza delle autorizzazioni amministrative necessarie al corretto adempimento delle prestazioni contrattuali".

Nel canile di Ponte Marconi, spiega Anac, è presente un serio problema strutturale, con costruzioni ed impianti ormai vecchi e fatiscenti che sono in netto contrasto con la normativa (Dl 81/2008). A rischiare non sono soltanto gli animali, ma anche gli stessi operatori. "Il Comune di Roma non ha fornito ad Anac alcuna documentazione di essersi in qualche modo attivato, dopo le segnalazioni fatte", attacca dunque Anac. Stesso discorso per il canile di Muratella, anch'esso non conforme alle normative edilizie e sanitarie.

Non solo. In entrambe le strutture si ha un serio problema di sovraffollamento che, unito alla scarsa igiene degli alloggi, può alla lunga provocare seri rischi di carattere sanitario, oltre che minare il benessere degli animali.

Secondo Anac i due canili dovrebbero essere modificati al più presto, con decisi interventi strutturali. "Ciò che fa ancor più specie è che la situazione risulterebbe nota al Comune di Roma fin dal 2016, ma nulla è stato fatto", conclude l'autorità nel suo esame.

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