Si è resa protagonista di minacce ed episodi di violenza fisica ai danni dei propri giovani alunni: dopo che le forze dell'ordine sono riuscite ad accertare e documentare i suoi comportamenti aggressivi, l'insegnante è stata finalmente sospesa.
L'incresciosa vicenda si è verificata tra le mura di una scuola elementare della zona di Torrimpietra, frazione del comune di Fiumicino. Ad attivare le indagini sono state le denunce inoltrate nel novembre del 2021 dai genitori delle piccole vittime: dopo aver ascoltato le numerose testimonianze, gli inquirenti hanno piazzato delle telecamere in classe per raccogliere prove e inchiodare la maestra di italiano alle proprie responsabilità.
I maltrattamenti
"Continua così e andrai all'inferno...", sbottava la 63enne nei confronti di un alunno, come riportato da Repubblica. Anche le minacce erano all'ordine del giorno: si andava da "Ti lego alla sedia", fino ad arrivare a "Vi faccio venire gli incubi". Frasi pronunciate da una maestra che, oramai vicina alla pensione, non riusciva più evidentemente ad avere lo spirito giusto per tenere a bada una classe di prima elementare composta da 15 bambini. Purtroppo agli insulti e alle intimidazioni si aggiungevano spesso i maltrattamenti: strattoni e schiaffi erano lo strumento con cui porre un freno alle marachelle dei piccoli. I maltrattamenti avevano iniziato a lasciare fin da subito qualche strascico nei piccoli, i quali, una volta rincasati, lamentavano dolori in varie parti del corpo. Oltre ciò, in tanti avevano espresso la propria volontà di non fare più ritorno in classe, e proprio per paura dell'insegnante.
La denuncia
Preoccupati per i propri figli, i genitori avevano sporto denuncia nel novembre del 2021, dando avvio di fatto alle indagini da parte dei carabinieri di Torrimpietra, supportati dai colleghi della compagnia di Civitavecchia. Grazie alle telecamere nascoste all'interno dell'aula, gli inquirenti sono quindi riusciti a documentare con chiarezza cosa accadeva ai piccoli alunni. Col materiale raccolto tra il febbraio e il marzo del 2022, i militari hanno prodotto e quindi consegnato un'informativa alla procura della Repubblica di Civitavecchia. "I comportamenti della docente non sono parsi soltanto incisivi e assolutamente sproporzionati nel reprimere le mancanze dei piccoli", si legge nel documento, "ma risulta avessero il fine di abbatterne l'umore, ingenerando un clima di forte tensione e paura nell'aula scolastica, spegnendo nei giovanissimi alunni ogni naturale entusiasmo e felicità nel recarsi a scuola".
Con le prove in suo
possesso, lo scorso lunedì il giudice per le indagini preliminari ha disposto la sospensione dai pubblici uffici dell'insegnante 63enne, che ora si trova in attesa di un eventuale procedimento a suo carico.
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