Una chat su Whatsapp spiega come si sia arrivati all'appuntamento con la morte di Mario Cerciello Rega. Sono i messaggi inviati da Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjort a Sergio Brugiatelli, il "mediatore" cui hanno rubato il borsello dopo lo scambio di droga andato male. I due americani vogliono incontrare Burgiatelli per uno scambio: 100 euro in cambio dell'oggetto rubato. All'appuntamento però si presentaranno i due carabinieri, ne nascerà una aggressione con le 11 coltellate inferte al corpo di Cerciello.
Il giallo
Intanto i fatti. Dalle indagini emergono intanto tre punti chiave: il primo, Cerciello e Varriale erano in servizio quella sera (ci sarebbero un ordine ufficiale, una telefonata e le videocamere della stazione Farnese a dimostrarlo); poi il fatto che entrambi fossero disarmati perché "eravamo in borghese con bermuda e maglietta e l’arma si sarebbe vista"; infine, Brugiatelli non era un informatore dei carabinieri come si sospettava in un primo momento.
La ricostruzione
Tutto si svolge dopo la mezzanotte tra il 25 e il 26 luglio. Il maresciallo Mauro D'Ambrosi vede i due americani insieme a Brugiatelli li segue per qualche tempo in attesa dello scambio di droga. Quando i due ricevono la dose (che poi è tachipirina) da Italo Pompei in piazza Mastai, il militare prova a fermarli ma Natale e Elder scappano portandosi dietro il borsello di Brugiatelli. A quel punto i due tornano in hotel e decidono di mettere in atto il ricatto. Sono i 24 minuti di buio, ora resi chiari dalle telecamere di videosorveglianza della zona. "E poi ti ho detto a incontrarmi a Unicredit", scrive Natale a Brugiatelli come rivela il Corriere. "E dove sta Unicredit", risponde l'intermediario. L'americano appare nervoso: "Unicredit è una banca oh… Io ti ho detto, ti ho già detto l’indirizzo non posso darti più informazioni di questo se te non la trovi non è colpa mia". "La banca dove… vabbè ridimmelo un’altra volta, porco dinci fratè io sto a venì oh io sto a venì lì, te sto a portà i soldi tutto quanto, me lo devi dare te l’indirizzo", insiste Brugiatelli. Natale è preoccupato che il mediatore non si presenti da solo. Forse teme un'imboscata. "Perché mi passi il telefono al tuo amico?", chiede l'americano. "Perché l’amico mio è più di Trastevere", risponde Brugiatelli. Natale insiste: "Sento un sacco di voci, dietro che si sentono un sacco di voci, io ti ho detto di venire da solo".
"Ma guarda che io vengo da solo, io vengo da solo non ti preoccupà, però mi devi dire la banca, almeno la banca", chiede Brugiatelli. A questo punto Natale dà l'indicazione precisa per il luogo dello scambio: "Unicredit via Giuseppe Gioacchino Belli".
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Natale avrebbe fatto un soprallugo per decidere dove incontrarsi. A mostrarlo ci sono 24 minuti di video che lo riprendono perlustrare attentamente la zona. Varriale e Cerciello vanno all'appuntamento, ma sembrano sul chi va là. "Stai attento - scrive Varriale via sms al collega - potrebbe essere un diversivo".
Una volta avvistati i due americani, i carabinieri si sarebbero presentati come militari: "Quella sera ci qualificammo mostrando la placca identificativa", ha messo a verbale di fronte ai magistrati Varriale (anche se vicino al corpo del militare ucciso non sarebbe stato trovato il tesserino).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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