Che succede all'Olimpico? Il prato che rovina i giocatori

Lazio e Roma insoddisfatte del prato dell'Olimpico. La pausa Nazionali servirà per sistemare (si spera) la situazione

Che succede all'Olimpico? Il prato che rovina i giocatori

Il prato dello Stadio Olimpico non piace a nessuno. "Osceno, disastroso, veramente imbarazzante", viene ripetuto e trapela dagli spogliatoi di Lazio e Roma.

Ma non solo dagli spogliatoi. Anche i rispettivi allenatori, Sarri e Mourinho, durante alcune interviste post-partita non hanno fatto finta di niente. Al contrario il primo dopo Lazio-Verona lo aveva definito "indegno per una città come Roma" oltre che pericoloso per i giocatori. Idem il mister giallorosso il quale per non lasciare dubbi aveva spiegato: "È sabbioso come una spiaggia portoghese".

A rincarare la dose ci ha pensato anche l'Helsinki, squadra affrontata dalla Roma in Europa League, che attraverso i suoi social ha scritto "campo non dei migliori". Per rimediare a questo problema, chi si occupa del terreno di gioco sfrutterà la pausa Nazionali per migliorare la situazione. Per prima cosa è stato riservato all'Olimpico un trattamento definito verticut, utile per eliminare gli stoloni di gramigna presenti. È stata realizzata, spiega il quotidiano Repubblica, anche l'operazione di transemina, con blend di tre varietà differenti in dose elevata. Passaggio utile per risolvere il problema del cosiddetto "spellicciamento".

Come si è arrivati a questo

Il prato dell'Olimpico ha sempre soddisfatto pienamente i requisiti fissati dal Pitch Quality Program Uefa. Ma negli ultimi mesi, per alcuni episodi, si è andato rovinando. Il primo risale al 25 maggio 2022: la Roma vince la Conference League a Tirana e sul prato dell'Olimpico scatta l'invasione dei tifosi accorsi in massa per vedere la partita suil maxi schermo. La "brillante" idea dei tifosi giallorossi di sradicare il manto erboso, nonostante tra l'altro la Roma non avesse giocato all'Olimpico ma a Tirana, ha portato all'inevitabile conseguenza che il prato dello stadio praticamente non ci fosse più. Necessario ripiantare. Quando? Tra la prima e la terza settimana di luglio con un campionato che iniziava il 14 di agosto. Un campionato, inoltre, che non lascia tregua al prato dell'Olimpico, a causa dei continui turni infrasettimanali dovuti al Mondiale in programma a dicembre e alle competizioni europee.

In trentacinque giorni le due squadre capitoline hanno già totalizzato nove gare ufficiali. Di certo non la migliore cura per un manto erboso che avrebbe bisogno di non essere stressato. La speranza di tecnici e giocatori è che già alla fine della sosta si possa tornare a giocare su campo da Serie A.

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