Sta facendo davvero molto discutere la deroga al decreto Lupi voluta dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri al fine di garantire residenza e utenze a tutti quei soggetti ritenuti "fragili". Nella platea di persone che rientrano nella direttiva del primo cittadino non solo over-65, disabili e minori, ma anche richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale.
Tutti potranno chiedere e ottenere residenza e allaccio alle utenze, anche da abusivi. Gualtieri è stato molto chiaro: "La dignità delle persone viene prima di tutto". Non sono mancate, ovviamente, le polemiche, soprattutto da parte del centrodestra.
Ma in cosa consiste, in sostanza, questa deroga all'articolo 5 del decreto Lupi? "Parliamo del 95 per cento del totale delle persone interessate, se restiamo sulle medie rilevate nei censimenti fatti negli edifici sgomberati di viale delle Province e dell'ex clinica Valle Fiorita", riferisce a Il Messaggero Yuri Trombetti, consigliere comunale Pd e presidente della commissione Patrimonio e Politiche abitative.
Molto semplice, dunque. Il provvedimento del sindaco mira a disattivare quella legge nazionale che dispone il divieto di residenza e allacciamento ai pubblici servizi nei confronti di tutti coloro che hanno occupato illegamente un immobile, oltre che l'impedimento per 5 anni di entrare in graduatoria per l'assegnazione di alloggi popolari.
Non si può certamente negare che siano comunque tanti i soggetti fragili che hanno tutto il diritto a possedere una casa e sono ancora in attesa. Secondo recenti stime, parliamo di circa 13mila nuclei familiari in attesa di un alloggio Erp. Proprio per sopperire a tale problema, il Comune di Roma prevede di acquistare nuovi appartamenti da destinare a chi ne ha bisogno. Si parla di una futura spesa pari a 120 milioni di euro per 4-500 unità immobiliari.
Per il centrodestra, tuttavia, non è accettabile che il sindaco Gualtieri e la sua giunta stiano prendendo provvedimenti anche nei confronti di chi commette delle illegalità. Per i consiglieri comunali Federico Rocca e Rachele Mussolini non è possibile che si arrivi addirittura a "concedere la residenza anagrafica agli occupanti abusivi, alla faccia di con grandi sacrifici paga un affitto o un mutuo, o chi da anni attende in graduatoria l'assegnazione di un alloggio popolare".
La battaglia, dunque, è ancora aperta.
Rocca e Mussolini (FdI) hanno tutta l'intenzione di presentare un esposto alla Corte dei conti e intendono interpellare il prefetto do Roma e il Segretariato generale per avere risposte circa la legittimità della direttiva del sindaco.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.