Entra nell'auto della ex col coltello: "Portami da tuo padre che lo ammazzo"

È una storia di violenza e prevaricazioni ma anche di speranza e riscatto, quella che arriva dalla Capitale, dove una 22enne è finalmente riuscita a ribellarsi alle angherie di R.S., il suo ex compagno.

Ad innescare la voglia di mettere fine a quell’agonia è stato il timore che lui potesse fare del male anche alla sua famiglia. Un’ipotesi non proprio peregrina visto che il 36enne, accecato dalla gelosia e armato di coltello, l’ha bloccata mentre era alla guida della sua auto, in via dei Laghi, intimandole di portarlo a casa a prendere la pistola così “poi vado da tuo padre e tuo fratello perché li voglio ammazzare”.

Ma in quell’automobile, R.S., non c’è mai riuscito ad entrare perché lei ha premuto sull’acceleratore ed è corsa via. A denunciarlo. Ai poliziotti del reparto Volanti e del commissariato Romanina, la giovane, ha raccontato tutto. Anche che, qualche tempo prima, lui l’aveva sequestrata per tre giorni all’interno del suo appartamento. Le aveva gettato il cellulare dalla finestra e l’aveva lasciata lì, prigioniera, fin quando non aveva deciso che era abbastanza e le aveva fatto trovare le chiavi di casa attaccate all’uscio.

Un racconto avvalorato anche dalla testimonianza dei genitori della vittima che, in quel periodo, avevano cercato invano di mettersi in contatto con la figlia. Così è scattato il blitz a casa del 36enne. Qui gli agenti hanno trovato una pistola lanciarazzi calibro 22 e un proiettile calibro 7,62 Nato, ma anche 81,20 grammi di hashish ed un bilancino di precisione.

A quel

punto per R.S. sono scattate le manette. Dovrà rispondere di sequestro di persona, spaccio e detenzione di sostanza stupefacente, detenzione abusiva di arma e di munizionamento da guerra.