Gualtieri ora chiede aiuto alla Meloni

Il sindaco capitolino si rivolge alla leader di Fdi affinché il nuovo governo sostenga Roma in tutto, dal piano rifiuti al Giubileo, fino alla sua candidatura all'Expo 2030

Gualtieri ora chiede aiuto alla Meloni

Adesso il sindaco capitolino Roberto Gualtieri sembra voler chiedere aiuto a Giorgia Meloni affinché il nuovo governo sostenga Roma. In poche parole, che aiuti la Capitale a non finire sommersa dai rifiuti e magari anche che i mezzi pubblici siano in orario e perfettamente funzionanti.

Intervistato dal Corriere della sera, il primo cittadino ha affermato che si rapporterà con il governo con la massima correttezza istituzionale e che si aspetta attenzione e sostegno per Roma, sottolineando il fatto che la stessa Meloni conosce bene i tanti problemi della sua città. Sul piatto ci sono temi importanti, quali il Giubileo, il Pnrr, l’Expo.“Il governo Draghi è stato molto vicino a Roma, e ci ha aiutato su tantissimi fronti: dalle risorse a norme importanti come, ad esempio, quelle sui rifiuti o sul coinvolgimento dell'Anas per il rifacimento di centinaia di chilometri di strade. Abbiamo di fronte sfide e opportunità straordinarie, coglierle farà bene al Paese, non soltanto alla nostra città”, ha ricordato Gualtieri.

Il Piano rifiuti del sindaco

Gualtieri ha tenuto a sottolineare che domani, venerdì 30 settembre, scadrà il tempo per le osservazioni sulla valutazione ambientale strategica. Entro la fine di ottobre il Piano rifiuti verrà quindi adottato e subito dopo verrà lanciata la manifestazione di interesse rivolta alle aziende per la realizzazione e la gestione dell'impianto, alla quale seguirà la gara. Secondo i calcoli del sindaco se tutto andrà come da lui stesso immaginato, tra poco più di un anno il cantiere per il termovalorizzatore sarà aperto. Nell’attesa però Roma non può restare con i cassonetti straripanti di immondizia. “Gli accordi ci sono. Abbiamo smaltito l'urto dell'incendio di Malagrotta e della chiusura per alcuni mesi della discarica di Albano. Ma il futuro sarà diverso”, ha spiegato il dem.

Le cose da fare in vista del Giubileo

Il termovalorizzatore si capisce bene che sia il punto forte del sindaco. Ma ci vorranno ancora anni per la sua realizzazione, e il Giubileo è ormai alle porte, con milioni di pellegrini che nel 2025 arriveranno a Roma e si aspetteranno di trovare una Capitale d’Italia pulita e tirata a lucido, non come quella che si è presentata questa estate ai tanti turisti italiani e stranieri che avevano scelto la Città Eterna come meta delle loro vacanze. A questo punto Gualtieri ha mostrato il piano particolareggiato degli interventi previsti. “Il 6 ottobre, scaduto il termine per i pareri delle commissioni parlamentari sul piano generale già adottato all'unanimità, potrò presentarlo a Palazzo Chigi per l'approvazione definitiva. Poi si procede”. Tra gli interventi da fare ci sono la risistemazione della zona di Termini al sottopasso sul lungotevere davanti a via della Conciliazione, che in teoria potrà consentire il collegamento pedonale tra Castel sant'Angelo e San Pietro; la rinascita di piazza San Giovanni; il rifacimento del manto stradale in generale, un po’ dappertutto.

Il sogno Expo

Dopo il Giubileo ci sono anche l’Expo 2030, dove l’Italia ha presentato la sua offerta per ottenere l’evento, e i progetti del Pnrr. Gualtieri ha fatto sapere che per realizzarli sta assumendo 300 tra ingegneri e architetti. I lavori da affrontare sono tanti e diversi: si va dalle strutture scolastiche alle piste ciclabili, passando per la digitalizzazione. Visto che i soldi stanno arrivando, ora ci si deve mettere all’opera per utilizzarli nel migliore dei modi. Se da una parte il primo cittadino si augura che il nuovo governo non riveda i progetti del Pnrr, dall’altra spera che sosterrà convintamente la Capitale nella candidatura all’Expo 2030.

“Le alleanze non si fanno solo sui numeri ma su un progetto politico. Nicola Zingaretti e la sua giunta hanno governato molto bene, ad esempio il Lazio è stata la migliore regione nella lotta alla pandemia, ma lo stesso vale su tanti altri temi.

Bisogna ripartire dalle esperienze positive fatte che ci dicono che nella nostra regione il campo largo è potenzialmente maggioritari”, ha affermato Gualtieri commentando il dopo Zingaretti alla Regione Lazio.

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