L'ultimo saluto a Francesco Valdiserri. Ai funerali anche Meloni

Si sono svolti i funerali del 18enne investito a Roma mercoledì notte. Alle esequie hanno partecipato anche il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i ministri Tajani, Bernini, il presidente del Senato La Russa

L'ultimo saluto a Francesco Valdiserri. Ai funerali anche Meloni

Sono stati celebrati a mezzogiorno di oggi, sabato 22 ottobre, i funerali di Francesco Valdiserri, il 18enne investito nella notte tra mercoledì e giovedì, a Roma, mentre camminava sul marciapiede. Alle esequie, che si sono svolte nella chiesa di Santa Maria Liberatrice, a Testaccio, hanno partecipato anche il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i neo ministri i ministri Tajani, Bernini, il presidente del Senato La Russa e il segretario del Pd Letta. Per l'ultimo saluto al giovane, voce della "Origami smiles", la band di cui era stato cofondatore lo scorso aprile, gli amici hanno suonato "Nex morning", il primo brano scritto da Francesco quando diventò frontman del gruppo. Nel frattempo, questa mattina, il gip di Roma ha convalidato l'arresto di Chiara Silvestri, la 23enne che era alla guida dell'auto sotto l'effetto di alcol e droga. L'accusa è di omicidio stradale.

I funerali

All'ingresso della chiesa è stato esposto un lungo striscione giallorosso, i colori della Roma, con la scritta "Ciao Francesco". A dare l'ultimo saluto al giovane c'erano i suoi genitori, Paola Di Caro e Luca Valdiserri, entrambi giornalisti del Corriere della Sera, la sorella Daria, gli studenti del liceo "Socrate", gli amici della band e molti politici. I primi ad arrivare a Testaccio sono stati il presidente del Senato, Ignazio La Russa, e il segretario del Pd Enrico Letta. Poco dopo si sono uniti alle esequie anche altri esponenti del governo che, poco prima della funzione, avevano giurato al Quirinale. "Figlio adorato, un fratello allegro, un ragazzo felice e buono a cui piacevano la musica e il canto", ha esordito il parroco della chiesa di Santa Maria Liberatrice. Poi il sacerdote ha proseguito: "Perché hai permesso questa morte tragica?". E la risposta della religione: "In questo momento il cuore è turbato, ma fidiamoci della parola di Dio. Francesco è in paradiso".

Il dolore della Meloni

Aveva l'espressione addolorata Giorgia Meloni. Vestita di nero e con gli occhi coperti da un paio di occhiali scuri, il Presidente del Consiglio è arrivata in chiesa qualche minuto prima che cominciasse la funzione. Ha stretto in un sincero abbraccio Paola Di Caro, la mamma di Francesco, alla quale è legata da un rapporto di vicendevole stima professionale. Ha pianto con lei, lontano dagli schermi e dai microfoni dei cronisti. Si è messa seduta in fondo alla navata, in disparte ma sempre con gli altri. Poi, alla fine della cerimonia, ha atteso il corteo funebre fuori da sagrato. È rimasta in silenzio tutto il tempo, senza mai rubare la scena, fino a quando il corteo si è mosso. Un ultimo applauso per Francesco prima di salire in auto e riprendere gli impegni della nuova agenda politica.

Le parole del ministro Tajani

Il ministro degli Esteri e vice premier Antonio Tajani ha voluto esprimere vicinanza alla famiglia di Francesco Valdiserri: "Un ragazzo che muore così, senza avere alcuna responsabilità, non è un fatto positivo". Una notazione non di circostanza, quella del vicepremier che nel dire "immagino lo strazio", ha confidato ai cronisti di aver vissuto la medesima tragedia. "La mia famiglia ha avuto lo stesso dramma", sono state le sue parole.

Il racconto dell'inicidente

Francesco è stato travolto e ucciso da un'auto lanciata ad alta velocità sulla Cristoforo Colombo mentre camminava sul marciapiedi con un amico. A bordo della vettura c'era Chiara Silvestri, 23 anni, risultata positiva ai test di alcol e droga. La giovane ora si trova agli arresti domiciliari con l'accusa di omicidio stradale. "Non ci siamo accorti di nulla fino all'ultimo istante - ha raccontato Nicco, l'amico che era con Francesco al Corriere della Sera - Non ci siamo accorti di nulla fino all'ultimo istante".

Poi ha continuato: "Quella strada vicino a casa mia, mi ha sempre fatto paura, soprattutto di notte. Francesco invece per Roma a piedi si sentiva tranquillo, non voleva prendere la patente. Preferiva girare a piedi, con l'autobus o con il tram".

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