Il giorno dopo la polveriera di Casal Bruciato, dove i residenti si sono rivoltati contro l’assegnazione di un alloggio popolare ad una famiglia rom, è giallo su chi ha pronunciato quella frase oscena (“Ti stupro”) contro la signora Omerovic.
La minaccia, catturata in un video dell’agenzia Dire, girato nei momenti più concitati della protesta, quelli in cui la famiglia rom ha fatto ritorno nella palazzina di via Sebastiano Satta, ha indignato l’opinione pubblica e si è immediatamente aperta la caccia al colpevole. Secondo una ricostruzione di FanPage, quelle parole, non le avrebbe pronunciate un “manifestante esasperato” (come era stato detto inizialmente), bensì una persona vicina a CasaPound Italia. Tanto che FanPage titola: “Casal Bruciato, l’uomo che ha urlato ‘Ti stupro’ alla mamma rom è di CasaPound”. La testata on-line, che si è presa la briga di setacciare i social network, ha infatti trovato una foto che ritrae il ragazzo in questione accanto ad un esponente delle tartarughe frecciate, con addosso il giubbotto della Salamandra, il nucleo di protezione civile dei militanti di via Napoleone III.
In un video girato con il suo cellulare, il giovane finito al centro delle polemiche respinge le accuse al mittente e dà la sua versione dei fatti.
“Io non gli ho mai detto ‘Ti stupro’, anzi, le ho detto tante brutte parole, e mi scuso con questa signora per avergliele dette però il momento era quello che era, era un momento concitato, dove non si ragionava molto bene”. C’è poi un’ulteriore precisazione: “Non faccio parte di CasaPound, non appartengo a nessun movimento di CasaPound, non sono iscritto a CasaPound, ma ero lì da semplice cittadino”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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