La giunta del sindaco Roberto Gualtieri ha fatto ai romani l’ennesima promessa, nonostante le precedenti non siano proprio state mantenute, a partire dalla più famosa: ripulire Roma entro Natale, dello scorso anno. La nuova promessa che il sindaco capitolino fa adesso ai suoi cittadini è quella di liberare i marciapiedi dalle erbacce che da mesi stanno invadendo le strade della Città Eterna. Le piante infestanti continuano a occupare gran parte della superficie stradale e il Campidoglio è stranamente in ritardo sulla tabella di marcia.
Il motivo del ritardo
Come riportato da RomaToday, lo scorso venerdì era stato annunciato che anche gli ultimi quattro municipi che avevano accumulato ritardi nel dare il via alle gare, alla fine erano riusciti a far partire la pulizia dei marciapiedi. A spiegare il motivo dei ritardi ci ha pensato Valerio Barletta, il caposegreteria dell’assessore Sabrina Alfonsi, nel corso di una apposita seduta della commissione ambiente. La precedente amministrazione, secondo quanto asserito da Barletta, aveva riorganizzato il servizio e dal primo gennaio del 2021 non era più compito della municipalizzata Ama pulire i marciapiedi, ma sono stati i vari enti a occuparsene selezionando delle aziende. Sono arrivate un centinaio di candidature e gli uffici locali non sono riusciti a gestire un numero così alto in poco tempo. Dato che non c’erano ditte locali, i marciapiedi sono stati gestiti da quelle che avevano partecipato all’appalto per la manutenzione del verde e anche dai giardinieri che lavorano per il dipartimento ambiente.
Entro la metà di ottobre marciapiedi liberi
Tutti i municipi sono però diventati autosufficienti da qualche giorno. “Contiamo in 30 giorni lavorativi, quindi entro la metà di ottobre, di avere completato il diserbo meccanico delle 1.158 strade della viabilità principale. L'impresa ha iniziato ad agosto con i primi interventi su Lungotevere Marzio, Lungotevere Testaccio, piazza Brasile, corso Italia, via Tiburtina, via Sabatino, via della Pisana e via Damiano Chiesa. Da 24 persone a lavoro siamo passati a 40 che, in coppie di due, operano su tutte le strade della programmazione. Dal 12 settembre questo numero di lavoratori impiegati crescerà notevolmente", ha annunciato Barletta. Entro un mese quindi i romani potranno tranquillamente camminare sui marciapiedi senza dover scendere a causa delle erbacce infestanti che per tutta l’estate hanno ricoperto l'asfalto.
Soddisfatto dell’annuncio è stato il presidente della commissione ambiente Giammarco Palmieri, che ha sottolineato:“Ritengo sia la notizia più interessante emersa nella seduta, insieme alla richiesta, che l’amministrazione ha fatto ai municipi, di fare la stessa cosa sulle strade di loro competenza”. La speranza è che nel 2023 non si ripeta quanto accaduto quest’anno. Palmieri sembra però ottimista visto che l’accordo è triennale. Come ha precisato il presidente di commissione, sarà comunque fondamentale monitorare l’andamento del servizio perché già dal prossimo anno si lavorerà a un nuovo bando. In ogni caso sarà necessario partire per tempo, dato che l’avviso pubblico ha ritardato tutto.
Non era neppure metà maggio quando avevamo detto che Roma si stava trasformando in una savana e che Gualtieri non stava facendo nulla per evitarlo. Adesso sono passati 4 mesi e, dopo un'estate passata tra arbusti e piante infestanti che hanno reso difficile camminare per la città, forse entro 30 giorni la situazione cambierà. E saremo già in ottobre.Segui già la pagina di Roma de ilGiornale.it?
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.