Treni, occhio a questa tratta: "Almeno un'ora di ritardo"

Dopo che il treno è entrato in galleria senza problemi c'è stato uno sbandamento anomalo che ha fatto sbandare la locomotiva di coda

Treni, occhio a questa tratta: "Almeno un'ora di ritardo"

Il treno dell'Alta Velocità della linea Torino-Napoli, il Frecciarossa 9311, era in piena galleria, dopo aver da poco lasciato la Stazione di Roma Termini, quando improvvisamente la locomotiva di coda ha sbandato leggermente, andando a perdere aderenza sui binari e uscendo da questi. A quel punto il treno si è arrestato in galleria, con a bordo i suoi 219 passeggeri, nessuno dei quali ferito, ma intrappolati nei loro vagoni, senza elettricità, aria condizionata, e con le porte bloccate. Dopo circa un’ora di attesa sono arrivati i soccorsi a liberarli, vigili del fuoco e polizia. Una volta all’aperto sono stati tutti scortati sui binari fuori dalla galleria. Come riportato da La Stampa, una passeggera che era appena salita sul convoglio ha raccontato: “Abbiamo camminato al buio per circa un chilometro, in fila indiana. Tutto si è svolto in modo molto ordinato, ma là sotto mancava l'aria”. Una volta raggiunta la stazione Togliatti, poco distante dal luogo dell’incidente, sono saliti a bordo dei mezzi sostitutivi messi a disposizione da Trenitalia e hanno potuto proseguire il loro viaggio.

Due frenate, poi uno scossone

Tutte le persone che si trovavano a bordo del treno, studenti, stranieri, intere famiglie, avevano capito che qualcosa non andava. “Abbiamo sentito due frenate, poi uno scossone, una specie di contraccolpo, poi abbiamo visto del fumo ed è saltata la luce”, ha ricordato un ragazzo che stava raggiungendo la sua fidanzata a Napoli. Inizialmente Trenitalia aveva parlato di un ‘inconveniente tecnico’ facilmente risolvibile, poi però è stato detto ai passeggeri che dovevano scendere dal treno. Pasquale Labate, ispettore antincendio dei vigili del fuoco, intervenuto nella galleria della ‘Serenissima’, ha tentato di spiegare quanto avvenuto: “Il treno è entrato nel tunnel senza problemi. Poi c'è stato probabilmente un ondeggiamento anomalo e il locomotore di coda è andato a sbattere contro l'ingresso della galleria”. In effetti per terra ci sono i detriti dovuti al forte urto.

Aperta un'inchiesta

Fortunatamente quando sono arrivati i soccorsi il treno era in asse, come anche il locomotore di coda che, nonostante si sia spostato, è comunque rimasto dritto. Il comandante dei vigili del fuoco di Roma, Alessandro Paola, ha spiegato che questo è stato possibile in quanto la velocità in quel tratto era ridotta e “lo svio ha interessato probabilmente solo una ruota, che ha abbandonato la guida del binario ma le altre hanno tenuto, facendo recuperare la posizione”. Ancora non si sa nulla di certo sulle possibili cause dell’incidente ed è stata aperta una inchiesta. Il primo sopralluogo della procura di Roma c’è stato già ieri. Adesso si aspetta un'informativa della Polfer, alla quale sono state delegate le indagini. Subito l’intera area coinvolta è stata posta sotto sequestro e il treno non potrà essere rimosso dai binari fino a quando non si saranno ultimati tutti gli accertamenti tecnici del caso.

Conseguenze pesanti anche per gli altri treni della tratta dell’alta velocità tra Roma e Napoli che rischiano di restare fermi fino a lunedì. Un portavoce di Trenitalia si augura che venga ripristinata l'infrastruttura e che la circolazione possa riprendere il prima possibile. Per domani sera, domenica 5 giugno, è infatti previsto un importante numero di viaggiatori di rientro dal ponte. Intanto si parla di possibili ritardi fino a due ore, se non quattro nel peggiore dei casi. Sul sito dell’azienda si legge che i treni con fermata a Napoli Afragola sono stati deviati sulla Roma-Cassino o sulla Roma-Formia, per poi rientrare nell'alta velocità e “possono registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 150 o, in alcuni casi, a 250 minuti”. A Roma Termini, Napoli Centrale, ma anche Firenze Santa Maria Novella, si registrano file di passeggeri in attesa.

Sul fronte politico la Lega che annunciato una interrogazione parlamentare al ministro Enrico Giovannini, oltre alla richiesta di un'audizione in commissione Trasporti dell'amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, Vera Fiorani.

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