Il leader degli antagonisti: "Ora regolarizzate gli abusivi"

Andrea Alzetta, esponente dei movimenti per la casa, bacchetta la politica e dice: "Io e Bergoglio? Siamo dalla stessa parte"

Il leader degli antagonisti: "Ora regolarizzate gli abusivi"

“Io sto dalla stessa parte di Papa Bergoglio”. La folgorazione, per Tarzan, al secolo Andrea Alzetta, leader di Action con un curriculum non proprio da chierichetto, è avvenuta sulla via di Santa Croce in Gerusalemme. Quella dove sorge l’immobile che contribuì ad occupare nel 2013 sull’onda dello “tsunami tour”. Era l’anno della grande riscossa per i movimenti per il diritto all’abitare che in poco tempo misero a segno decine di occupazioni tra stabili abbandonati, ex uffici e case disabitate. Un tesoretto che nel tempo è stato minato dagli sgomberi ma che ancora oggi resiste.

Come resistono gli occupanti di Spin Time Labs (circa 500 persone), rimasti senza luce per sei giorni dopo che la società incaricata da Acea di erogare la corrente li aveva lasciati al buio per morosità. Poi è arrivato padre Konrad Krajewski a fare quello che “poteva e doveva fare la politica”, manomettendo il contatore e rischiando guai giudiziari. Il gesto del porporato ha sorpreso tutti, persino gli occupanti, pronti ad autodenunciarsi per scagionarlo dalle accuse.

Questa eventualità però sembra scongiurata: “Non so quale sarà l’iter, ma – spiega Tarzan – il cardinale ha lo status giuridico extraterritoriale quindi, tecnicamente, non è possibile processarlo”. L’intervento dell’elemosiniere del Papa e l’inevitabile clamore mediatico che ha suscitato non sono serviti solo a riportare la luce nella palazzina occupata. Quello che l’intercessione della Santa Sede potrebbe produrre è anche la regolarizzare degli abusivi. “Dare il buon esempio è educativo – commenta polemico Alzetta –, quindi speriamo che la politica segua l’esempio dell’elemosiniere del Papa, avviando un percorso per la regolarizzazione degli occupanti”.

Un obiettivo a cui Tarzan e i suoi lavorano da anni. A separarli dalla meta c’è il divieto di residenza e di allacci alle utenze per le famiglie che vivono negli stabili occupati, introdotto dall’articolo 5 del decreto Lupi-Renzi. “Adesso – spiega Alzetta – stiamo raccogliendo le firme da portare alla sindaca Raggi”. “Per derogare al decreto – prosegue – basterebbe un’ordinanza, come è già successo a Palermo, dove il sindaco Leoluca Orlando ha riconosciuto le residenze alle persone che vivono nelle occupazioni”. Per il momento qualcosa si è mosso. Il vicesindaco Luca Bergamo e la minisindaca dem del primo municipio, Sabrina Alfonsi, si sono impegnati ad aprire un tavolo tra la proprietà e le istituzioni cittadine.

“Ci sentiamo abbastanza abbandonati dalla sinistra – annota amaramente Alzetta – ma fanno sempre in tempo a risvegliarsi ed a fare come ha fatto l’elemosiniere del Papa che sta tra i poveri invece di parlare dei poveri”. Una presenza, quella della Santa Sede, che nello stabile occupato si è sempre sentita: “La Curia è parte integrante del nostro progetto, qui gestisce dieci laboratori e attraverso le parrocchie distribuisce pacchi alimentari per la gente del palazzo ma anche del quartiere”.

Insomma, conclude Tarzan,

“rispetto ad un mondo dove crescono guerre e si alzano muri, dove le istituzioni soffiano sui peggiori istinti delle persone, chi mette al centro i diritti sta dalla stessa parte, io sto dalla stessa parte di Bergoglio”.

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