Attimi di paura al Quarticciolo dove un uomo ha sparato al genero che stava litigando con la figlia, la coppia ha circa 20anni. Una lite familiare è degenerata nel sangue quando il suocero ha deciso di esplodere alcuni colpi di pistola contro il genero, in prossimità dei testicoli. Sono state decine le persone che sono uscite dalle proprie case per intervenire.
Una lite finita nel sangue
Il fatto è avvenuto nel pomeriggio di ieri, domenica 6 febbraio, verso le 15, all’interno di un appartamento sito in via Ostuni, nel case popolari del Quarticciolo. Il padre della ragazza ha voluto prendere le difese della figlia che stava discutendo con il fidanzato. Sembra che a scatenare la lite tra innamorati sia stata la gelosia della giovane verso il suo ragazzo, che secondo lei non si era comportato bene. Durante la discussione tra i due sarebbero volati anche insulti, qualche spintone e parole pesanti che hanno portato il padre della giovane a difendere la figlia.
L’uomo, una volta impugnata la pistola ad aria compressa, ha esploso alcuni colpi in direzione del 20enne. Gli spari sono stati sentiti anche da alcuni vicini di casa che subito sono usciti dalle proprie abitazioni per capire cosa stesse accadendo. Un proiettile ha colpito il giovane al sopracciglio e un secondo ai testicoli. Fortunatamente si trattava solo di piombini sparati da un’arma ad aria compressa, non di proiettili veri, e quindi non sono stati fatali alla vittima. Il colpo vicino all’occhio ha però rischiato di rendere il ragazzo cieco.
Aggredita anche la polizia
Dato che il padre aveva terminato i proiettili a sua disposizione, il ferito ne ha approfittato per uscire di casa e scendere in strada dove ha cercato di bloccare la fuoriuscita di sangue con un asciugamano. Nel frattempo sono giunte sul luogo della sparatoria alcune volanti della polizia e un’ambulanza a sirene spiegate chiamate dai vicini di casa della coppia. Con non poca difficoltà il personale sanitario è riuscito a raggiungere il ferito, facendosi largo tra la folla di curiosi scesa in strada. Qualcuno dei presenti ha anche mostrato ostilità nei confronti dei poliziotti. Tra questi anche lo stesso ragazzo ferito dal padre della fidanzata che ha opposto resistenza agli agenti. Le forze dell’ordine hanno dovuto utilizzare con lui lo spray urticante per poter così permettere ai sanitari di prestargli il soccorso necessario.
La vittima è stata trasportata in codice rosso al policlinico Casilino con una ferita alla testa. Il personale medico che lo ha curato si è subito reso conto che si trattava di una ferita superficiale dovuta a un piombino. Il paziente è stato quindi dimesso in serata dopo essere stato medicato e suturato. Una volta uscito dalla struttura ospedaliera è però entrato in commissariato dove è stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale in concorso con persone rimaste al momento ignote.
Le indagini sono affidate agli agenti del Distretto Prenestino che hanno raccolto la testimonianza del padre della ragazza. L'uomo, che inizialmente aveva preferito tacere davanti agli investigatori, potrebbe essere incriminato per lesioni gravi.Segui già la pagina di Roma de ilGiornale.it?
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